Assalti ai supermercati, questi beni stanno diventando sempre più rari

La crisi legata ai rincari di carburanti e di beni di qualsiasi tipo ha dato già adito a degli assalti ai supermercati. E trovare alcuni alimenti ora è difficile.

Scaffali vuoti per mancati rifornimenti
Scaffali vuoti per mancati rifornimenti (Foto ANSA)

Assalti ai supermercati, sono avvenuti i primi episodi di gente che si è precipitata ai più vicini punti vendita per fare scorta soprattutto di generi alimentari. Ed in particolare di pasta, pane e lievito. Tutto questo sta avvenendo perché il carovita sta portando per l’appunto a delle conseguenze molto pesanti.

L’aumento delle bollette ha causato un innalzamento dei costi sia di produzione che di vendita. Ma gli assalti ai supermercati traggono origine in particolar modo da quella che è l’impennata dei prezzi di benzina e diesel.

Con il carburante pronto a sfondare anche la barriera dei due euro e mezzo al litro, gli autotrasportatori hanno annunciato un maxi sciopero che avrà delle ripercussioni sull’economia del Paese. I tir fermi causeranno un blocco nei rifornimenti, da qui gli assalti ai supermercati.

Assalti ai supermercati, maxi scioperi alle porte

I beni cominciano a scarseggiare nei supermercati
I beni cominciano a scarseggiare nei supermercati (Foto ANSA)

In Sardegna si parla di una serrata che dovrebbe partire da lunedì 14 marzo e che dovrebbe durare per 15 giorni. La cosa sembra sia sul punto di avvenire anche in Campania, con molti ordini già inoltrati che però rischiano di essere annullati dalla protesta contro il caro carburanti da parte dei conducenti dei tir.

In tutto ciò, già a febbraio da più parti c’erano state delle manifestazioni e dei sit-in di protesta, con autostrade occupate e mancate consegne di materie prime negli stabilimenti di produzione. Tutto questo per protestare contro i rincari di benzina e gasolio.

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Quali beni stanno diventando difficili da trovare

E come è facile immaginare, anche la guerra in Ucraina sta influendo in negativo su tutto questo. I prezzi delle merci stanno a loro volta aumentando a causa del blocco delle esportazioni da Kiev e dalla Russia, che sono tra i principali distributori di grano e di mais al mondo.

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Per quanto riguarda i negozi di alimentari ed i supermercati, per tenere sotto controllo gli assalti ai loro punti vendita sono state introdotte delle limitazioni. Ciascun cliente non potrà acquistare più di un certo numero di beni di prima necessità. In particolare di olio e zucchero, oltre che dei già citati pasta, pane, riso e lievito.

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In attesa che il Governo metta in atto un piano straordinario per tamponare questa emergenza che non si vedeva in tali proporzioni sin dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

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