Le situazioni che mettono a repentaglio il vantaggio del potere ricevere dall’INPS il sussidio mensile di invalidità civile, che per tutti è indispensabile.
Invalidità civile, c’è un rischio da tenere in considerazione per chi ne è percettore. Infatti sussiste la possibilità di potere perdere il sussidio erogato dallo Stato. Bisogna sempre sincerarsi di essere nelle condizioni di compatibilità richieste per l’ottenimento di questa misura.
La invalidità civile è importante perché consente di potere avere un sussidio utile a ridurre il carico economico in uscita per quelle famiglie che devono pensare alla cura di un proprio congiunto affetto da disabilità importante.
Ma in alcuni casi può capitare di non avere più diritto a ricevere la invalidità civile. Quali sono queste situazioni sfavorevoli? Vediamole insieme.
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Il diritto all’assegno di invalidità civile tocca a quegli individui che abbiano subito una riduzione delle loro capacità di potere lavorare normalmente, cosa certificata da apposita verifica da parte dell’INPS. Questa riduzione deve risultare di almeno i due terzi, in relazione a quello che è il proprio ruolo.
Inoltre è obbligatorio avere versato almeno cinque anni di contributi (dei quali almeno tre nel quinquennio che precede l’inoltro della richiesta, n.d.r.) per potere percepire l’aiuto. Ed ancora, nel caso in cui si percepiscano altri aiuti statali, l’assegno di invalidità civile verrà meno, in quanto non risulta essere cumulativo.
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E poi, qualora si rispettino tutti i parametri richiesti ma scatti in automatico l’età pensionabile, l’invalidità decadrà di conseguenza. Proprio perché a quel punto il sussidio deriverà dalla pensione. In tutti questi casi la copertura del sussidio erogato dall’INPS verrà meno.
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Per inoltrare richiesta bisogna procedere esclusivamente per via telematica. Si deve fare l’accesso al sito web dell’INPS attraverso SPID, Carta d’Identità Elettronica oppure Carta Nazionale dei Servizi. Ed allegare la cartella medica dell’ospedale con l’esame istologico ed il certificato medico o la richiesta del proprio medico di base.