L’ulcera gastrica e l’ulcera duodenale sono molto diffuse nelle persone ma vediamo quali sono le differenze e i sintomi da non sottovalutare.
Con il termine ulcera comunemente si intende una lesione infiammatoria che non si rimargina e può collocarsi nella parte interna dello stomaco o del duodeno. Nel primo caso si parla di ulcera gastrica, nel secondo di ulcera duodenale. In entrambi i casi i medici parlano di ulcera peptica.
Purtroppo in Italia sono milioni le persone che ogni anno vengono colpite da questo tipo di condizioni che presenta delle caratteristiche e dei sintomi ben precisi, che non bisognerebbe mai sottovalutare. L’ulcera duodenale, ad esempio, può colpire anche persone giovani. Mentre l’ulcera gastrica di solito si presenta in persone che hanno superato i 60 anni.
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Sebbene il dolore addominale e il bruciore accomuni questi due tipi di condizioni, ci sono delle differenze nei sintomi. Un’ulcera può peggiorare con lo stress, con il cambio di stagione, con un’alimentazione scorretta. Non bisogna mai sottovalutare i sintomi perchè potrebbero insorgere conseguenze anche gravi.
Ulcera gastrica e duodenale: vediamo le differenze e i sintomi
Un’ulcera gastrica si fa sentire con un dolore sordo, come un crampo. Questo dolore viene avvertito nella parte superiore dell’addome e, di solito, dopo aver mangiato. Le fitte possono andare avanti solamente per qualche minuto oppure per ore. In genere i dolori tornano a cicli, specialmente in primavera e in autunno con il cambio di stagione.
Per quanto riguarda l’ulcera duodenale, invece, si può avvertire un dolore continuo all’altezza dell’ombelico. Il dolore compare a digiuno e se si mangia tende ad attenuarsi. Questo tipo di condizione può provocare dei risvegli notturni con dolori alla pancia. In caso di sintomi di questo genere bisogna necessariamente rivolgersi al proprio medico che potrà consigliarvi i vari accertamenti da fare e il trattamento più opportuno.
Se sottovalutata, un’ulcera può portare a queste gravissime conseguenze:
- perforazione: l’ulcera si apre nella cavità peritoneale, provoca un’infiammazione acuta (peritonite) con conseguente occlusione intestinale e dolore acuto;
- emorragia: l’ulcera può rompere i vasi sanguigni e, come conseguenza, può provocare feci nere o vomito scuro;
- penetrazione: l’ulcera si sposta e penetra in un organo vicino (di solito il pancreas);
- stenosi pilorica: l’ulcera può restringere il canale che mette in collegamento lo stomaco con il duodeno e impedire lo svuotamento dello stomaco.
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In molti casi la situazione si risolve con dei farmaci, ma in caso di conseguenze gravi come quelle appena descritte è necessario l’intervento chirurgico. Per questo motivo mai sottovalutare un dolore, anche piccolo, anche ad intermittenza e a cicli.