Scene ai limiti della normalità quelle viste all’esterno di punti vendita ed anche ad alcuni distributori. Tutto per colpa di messaggi social su uno sciopero generale.
Sciopero generale. Sono bastate queste due parole per gettare alcune zone della Sardegna nel panico, come non capitava da due anni a questa parte. Infatti è avvenuto quello che successe a margine del lockdown generale che ebbe luogo esattamente due anni fa, nella prima decade di marzo 2010.
Anche stavolta, come allora, in diversi hanno fatto la fila all’esterno dei supermercati. Ed in aggiunta a ciò, questa volta hanno intasato pure i distributori di benzina. Colpa di una voce social che viaggia ancora adesso sui social network e sulle app di messaggistica istantanea, che fanno riferimento ad un mega sciopero generale che colpirà l’Isola.
Ancora una volta quindi le moderne piattaforme di comunicazione sono responsabili di un utilizzo improprio e di conseguenze negative. Si è venuto a creare il panico più totale, che ha spinto ad una reazione a catena da parte di alcuni cittadini, spaventati dallo sciopero generale.
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Sciopero generale, anche se fosse non ci saranno conseguenze sui rifornimenti
La cosa avrà effettivamente luogo, come hanno fatto sapere le associazioni degli autotrasportatori. Dopo settimane di proteste contro l’aumento di benzina e gasolio che ha messo in ginocchio la loro categoria, i camionisti hanno fatto sapere che incroceranno le braccia.
In virtù di ciò, si è scatenato il panico, con voci social che hanno iniziato a parlare di una maxi protesta dei conducenti di tir di ben quindici giorni. Senza potere o volere compiere le opportune verifiche, molti cittadini hanno deciso così di reagire prendendo d’assalto supermercati e distributori di carburante.
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E nonostante questo sciopero degli autotrasportatori ci sarà, molti soggetti di primo piano della grande distribuzione informano che non c’è affatto bisogno di prendere d’assalto i punti vendita. Infatti non si riscontrano delle problematiche legate ai rifornimenti.
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Cosa chiedono gli autotrasportatori? Tutti loro esigono che il Governo intervenga per calmierare i prezzi di diesel e benzina, con l’azzeramento delle accise. Ma nonostante gli scioperi, non ci sarà alcuna mancanza di beni di prima necessità. Anche perché si tratterebbe di un reato, come fa sapere la Filt Cgil.