La dieta chetogenica presenta numerosi vantaggi, ma nelle persone affette da sclerosi multipla i benefici sono maggiori. Lo rivela uno studio.
La sclerosi multipla è una malattia autoimmune che interessa il sistema nervoso centrale. Questa si manifesta quando alcune parti del sistema nervoso vengono attaccate involontariamente dalle difese immunitarie. Secondo il Barometro europeo pubblicato dalla European MS Platform nel 2020, questa malattia interessa circa 2,8 milioni di persone nel mondo.
Purtroppo non esiste ancora una vera e propria cura, ma secondo un recente studio la dieta chetogenica può aiutare chi soffre di sclerosi multipla a sentirsi meno stanche e affaticate, garantendogli una migliore qualità della vita. Vediamo insieme lo studio.
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La dieta chetogenica prevede un’alimentazione a base di pesce, carne, uova, burro, panna e verdure come carote, piselli, peperoni e broccoli.
Si tratta di una dieta antinfiammatoria che è in grado di far dimagrire. Ne abbiamo già parlato nell’articolo Dieta chetogenica, come affrontare un regime alimentare per perdere peso. Ciò avviene perché la riduzione dei carboidrati su cui si fonda la dieta, a favore di più grassi e proteine, porta l’organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia. Questa condizione garantisce il processo di dimagrimento. Ecco perché questa dieta è fortemente consigliata per le persone obese, ma non solo.
Secondo un recente studio, infatti, questa dieta può essere molto utile per chi soffre di sclerosi multipla (SM). Lo studio, che sarà poi presentato il mese prossimo al 74° Meeting Annuale dell’American Academy of Neurology, ha analizzato circa 65 persone affette dalla forma più comune di sclerosi multipla, ossia quella recidivante-remittente. Questa condizione alterna riacutizzazioni dei sintomi con periodi di remissione.
I soggetti analizzati hanno seguito questa dieta per sei mesi. Gli è stato chiesto di mangiare da due a tre pasti chetogenici al giorno per un numero di carboidrati massimo di 20 g. Dopo sei mesi i ricercatori hanno messo in luce come i soggetti analizzati non solo avevano diminuito il grasso corporeo, ma risultavamo essere anche meno stanchi e depressi. Allo stesso tempo si è verificata anche una buona progressione della malattia, con una tendenza maggiore a camminare alla fine dello studio rispetto all’inizio.
Dunque, così come la dieta chetogenica si è rivelata positiva per chi soffre di epilessia, grazie a questo studio ora sappiamo che questo regime alimentare può essere seguito anche da chi soffre di SM. Gli studiosi però precisano che sono necessarie ulteriori ricerche per individuare anche i rischi che una dieta di questo tipo può comportare, come ad esempio problemi digestivi, calcoli renali oppure carenze nutrizionali. Ecco perché è importante che le persone affette da SM consultino il proprio medico prima di cominciare a seguire questa dieta.