Sì, svapare fa male, esattamente come le sigarette normali: molto poco si parla degli effetti dello svapo sulla salute, effetti non positivi
Nel corso del tempo la vendita delle sigarette è stata accompagnata da pesanti compagne di sensibilizzazione sugli effetti negativi del fumo. E se da una parte la cosa appariva leggermente incoerente- che senso ha mettere in vendita un prodotto che avvelena e scoraggiarne l’acquisto? anche economicamente sarebbe dannoso- è parsa anche necessaria, visto quanto il vizio del fumo serpeggi senza uguali nella popolazione. Ed ora, che il fumo causi problemi serissimi, come il cancro ai polmoni, è fatto di dominio pubblico. Chi sceglie di continuare a farlo, sceglie a suo rischio e pericolo.
Ora, anni fa, si è affacciata sull’industria l’ennesima novità portentosa, la sigaretta elettronica. Ora non si fuma, ora si “svapa”. La cosa ha conosciuto grande successo, specie tra quei fumatori che, nel tentativo si smettere, la usavano come surrogato, convinti di far bene e di cavarsela senza danni.
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Al contrario del fumo, che è stato accompagnato da una propaganda così acerba, per chi svapava non è stata creata nessuna campagna. Così ad oggi i fumatori di sigarette elettroniche pensano nella maggioranza di non avvelenarsi.
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Diciamo: fumare la sigaretta elettronica fa in sostanza meno male, ma comunque male. Quel che sfugge è che qui le concentrazioni di tabacco sono minori ma ci sono. Inoltre, degli studi recenti hanno portato alla luce un problema ugualmente stringente ed importante. Dagli studi sembrerebbe infatti che tra chi fuma questo tipo di sigaretta si alzerebbe il rischio di diabete o pre-diabete.
Le miscele usate quindi non sono sicure: ad essere danneggiati potrebbero anche essere i vasi e le arterie. Ovviamente, tali studi, visto il fenomeno alle fasi iniziali, sono ancora in fase embrionale: molto dovrà ancora essere dimostrato. Quel che è certo è che bisognerebbe smontare l’idea che il fumo, in qualsiasi forma, non faccia male.