Nasce “La seduta sospesa” dallo psicologo: la terapia è per tutti, anche per chi non può permetterselo. Il servizio è offerto da una piattaforma specifica
Sulla salute mentale qualcosa, in Italia, si muove. Che sia poi ancora solo qualcosa è un altro paio di maniche ma dalla calma piatta assoluta è già qualcosa. D’altra parte, dopo il covid e le successive quarantene, la salute mentale della popolazione è decisamente andata a picco: molti hanno iniziato a soffrire d’ansia e depressione, sino alla largamente dibattuta “sindrome della capanna”. Quel che insomma prima era un problema, così ci si illudeva, circoscritto è avanzato a macchia d’olio senza sconti.
Motivo per cui si è approvato il bonus psicologico: bonus psicologico che, però, ha una possibilità di uso davvero molto ridotta. Infatti si rivolge solo agli studenti, tirando fuori una fetta di mondo molto amplia, e inoltre i fondi stanziati, a fronte delle richieste sempre più alte, sembrano non essere abbastanza. Ed è da queste circostanze che nasce l’idea, bellissima, della “seduta sospesa”
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L’idea è della piattaforma online “Dimmy” ideata dalla psicoterapeuta Marinella Cozzolino: la piattaforma da’, tra le altre cose, una gamma ampia di servizi, e nasce proprio dall’idea di venire incontro e di rendere la terapia un servizio accessibile ai più. Infatti si rende disponibile il servizio di terapeuti online a prezzi più bassi rispetto ad una normale terapia: scrivendo in chat la terapia diventa più agevole e sostenibile.
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Tra gli altri servizi appunto è quello della “seduta sospesa”: ispirandosi al ben noto caffè sospeso, chi ha modo può pagare una seduta per chi non può. O può scegliere addirittura un pacchetto da cinque o dieci sedute. Ci sembra che questa iniziativa sia davvero ottima, soprattutto per la maniera in cui sfida i dilaganti pregiudizi ed ostacoli vari sul caso.
Speriamo non solo che lo stato possa prendere misure più calzanti ma che iniziative come questa vengano più facilmente imitate.