Sentimenti ed empatia si imparano da bambini giocando con le bambole

I sentimenti che proviamo e l’empatia che manifestiamo da adulti in realtà li impariamo sin dalla più tenera età giocando con le bambole. Lo rivela uno studio.

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Bambine che giocano (Pexels)

Ogni giorno ci confrontiamo con i nostri sentimenti e con quelli altrui. A volte ci risulta facile, altre volte meno. Ci può anche capitare di provare empatia per qualcuno che si trova in una determinata situazione, magari perché in qualche modo riviviamo ciò che abbiamo già vissuto in prima persona oppure istintivamente siamo portati a provare questo stato d’animo.

Ma ci siamo mai chiesti come mai ciò accade e se c’è un motivo ben preciso per il quale reagiamo in un modo piuttosto che in un altro? Nulla è casuale. Un recente studio ha infatti dimostrato che i bambini, giocando con le bambole, esercitano in qualche modo le proprie capacità relazionali. Scopriamo insieme in che modo.

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Giocare con le bambole allena i bambini a gestire sentimenti ed empatia

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Bambina e bambola (Pixabay)

Se ci pensiamo, i bambini quando giocano con le bambole parlano da soli, perché cercano in qualche modo di esprimere i sentimenti delle bambole con cui hanno a che fare. Entrano dunque in empatia con loro. In queste situazioni mettono dunque in pratica il “linguaggio degli stati interni” (Internal State Language, ISL). Lo confermano alcuni studiosi dell’Università di Cardiff, i quali hanno realizzato una ricerca insieme ai colossi Barbie e Mattel.

Questo invece accade molto meno mentre giocano con i giochi elettronici presenti su tablet e smartphone. Ecco solo uno dei motivi per i quali i giochi fisici sono più costruttivi rispetto a quelli elettronici. Argomentando gli stati d’animo dei propri giocattoli, i bambini involontariamente si esercitano e mettono in pratica le proprie capacità relazionali, che poi andranno a utilizzare da adulti nella vita di tutti i giorni. Giocare con le bambole, così come con altri giocattoli, può dunque avere degli effetti positivi sullo sviluppo emotivo del bambino.

Non è infatti un caso che durante lo studio i ricercatori abbiano rilevato una maggiore attività celebrale nella regione del solco temporale superiore posteriore (pSTS) nel momento in cui i bambini parlavano, nell’atto di interpretare in qualche modo idee, pensieri e sensazioni dei propri amici di stoffa.

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E tu ti ci ritrovi con ciò che dicono gli esperti? Da piccolo hai mai provato a esternare le emozioni e i sentimenti dei tuoi compagni di giochi? Se non ti è mai capitato e hai dei figli sei ancora in tempo per rimediare! I giochi, infatti, oltre ad esercitare le capacità relazionali, permettono anche di stimolare la creatività e la fantasia. Dunque, se la prossima volta non sai che regalo fare a tuo figlio, a tuo nipote o a qualsiasi altro bambino, sappi chela bambola è sempre la scelta migliore.

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