Le fasi del sonno, fanno parte di una struttura ciclica che si compone di momenti di sonno leggero e sonno profondo. Cosa accade nelle fasi Nrem e Rem
Il sonno, a differenza di quanto si potrebbe pensare, è un fenomeno attivo che ha un ruolo fondamentale per la salute del nostro organismo. Dormire occupa circa un terzo della nostra esistenza e rappresenta una delle attività più importanti nella vita di ciascuno.
È uno stato di uno stato di quiete “apparente” in cui in realtà il nostro corpo lavora per eliminare le tossine e rafforzare le funzioni cognitive. Infatti durante il sonno molte delle attività normali di un individuo vengono sospese, ma non va considerato come un momento di stand by di tutte le nostre funzioni organiche. Esso è infatti uno stato attivo a tutti gli effetti, che coinvolge molte interazioni del Sistema Nervoso Centrale (SNC) e Periferico (SNP).
Potrebbe interessarti anche >>> I fattori che possono rendere il sonno difficile: quali sono e come eliminarli
Le fasi del sonno. Da cosa sono caratterizzate?
Il sonno è caratterizzato dall’alternanza di 2 fasi: fase NRem (Non Rapid eye movement) suddivisa a sua volta in addormentamento, sonno leggero, sonno profondo e sonno profondo effettivo e fase Rem (Rapid eye movement).
L’addormentamento, è il passaggio dallo stato di veglia al sonno. Esso si caratterizza per l’abbassamento della temperatura corporea, il rilassamento parziale della muscolatura ed il rallentamento del battito cardiaco. In questa fase le onde cerebrali Alpha, sostituiscono quelle Beta che solitamente accompagnano lo stato di veglia. Le onde Alpha infatti, sono correlate ad uno stato di rilassamento profondo, ma non al sonno vero e proprio.
Nella fase del sonno leggero, la frequenza cardiaca si abbassa ulteriormente, ed i movimenti oculari sono quasi assenti. Tale stadio è caratterizzata dalle onde cerebrali Theta, strettamente legate alle nostre capacità immaginifiche e riflessive, nonché al sonno stesso.
Con la terza fase si entra nel sonno profondo: alle onde Theta, si affiancano le onde Delta, più lente e dall’ampiezza maggiore. Questo tipo di onda è tipico della meditazione e del sonno profondo e risulta strettamente legato ad attività involontarie dell’organismo come il battito cardiaco o la digestione.
Nel corso dell’ultima fase Nrem, le onde Theta vengono completamente sostituite da quelle Delta, responsabili del rilassamento più profondo e dell’attività della mente inconscia. Il movimento oculare è assente. In questa fase l’organismo si rigenera e ripristina le riserve metaboliche.
Potrebbe interessarti anche >>> Privazione del sonno: quali sono gli effetti sulla nostra salute
Giungiamo alla fase Rem. In questa fase avviene un paradosso, infatti, nonostante ci si trovi in presenza di sonno profondo, l’attività cerebrale si risveglia e gli occhi iniziano a muoversi rapidamente. Si registra un aumento del flusso sanguigno e della respirazione. Subentra inoltre l’attività onirica, sintomo di quanto il cervello sia attivo e laborioso.
Le fasi Rem e non-Rem si alternano circa 4-5 volte nel corso della notte, per una durata complessiva di un’ora e mezza, determinando i cosiddetti cicli del sonno. Affinché il sonno sia rinvigorente e riposante, è necessario che si adempia tale struttura ciclica e tale alternanza di fasi. (Elisabetta Prunas)