Bulimia nervosa: perché non si riesce a smettere di mangiare? Lo studio

La Bulimia nervosa è un disturbo psicologico che non fa smettere il desiderio di mangiare. Un recente studio ha scoperto quali sono i motivi neurologici.

disturbi alimentari
Mangiare continuamente (AdobeStock)

La bulimia nervosa è una grave patologia che indica una voracità eccessiva. Insieme all’anoressia è uno dei disturbi alimentari detti Psicogeni. Essa è associata ad alti tassi di disabilità e mortalità, infatti meno della metà degli adulti in terapia guariscono totalmente da questo disturbo. La natura della bulimia nervosa rimane tutt’ora poco compresa ed è difficile dunque sperimentare trattamenti efficaci.

Studi passati indicano che è il senso di perdita del controllo sul mangiare il fattore scatenante del disturbo. Quindi, individuare il processo psicologico caratterizzante della bulimia potrebbe migliorare la comprensione di questa malattia e di conseguenza migliorarne il trattamento. Lo studio condotto dalla Icahn School of Medicine al Mount Sinai di New York (Stati Uniti), ha fatto grandi passi avanti ed è riuscita a capire il processo neurale chiave.

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Lo studio sulla bulimia nervosa e il fattore chiave scatenante

cause della bulimia
Sistema neurologico (Unsplash)

La ricerca americana ha portato alla luce quale potrebbe essere il meccanismo chiave che sta alla base, per il quale si è incapaci di smettere di magiare nella bulimia. In particolare, sembra che l’attivazione della corteccia prefrontale mediale e laterale, che è la regione del cervello che controlla le voglie, sia imperfetta quando lo stimolo riguarda la fame. Aver individuato la regione anomala, può dare una svolta significativa al disturbo alimentare.

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Per arrivare a questi risultati, la ricerca ha preso in esame il comportamento di 23 donne con bulimia nervosa. La dottoressa responsabile dello studio, ha quindi sottoposto le donne ad un semplice quesito: trattenere le risposte alimentari. Utilizzando una particolare tecnologia di imaging cerebrale, il team di ricerca ha quantificato la risposta e l’attivazione neurale delle cortecce prefrontali. Tutte e 23 le donne hanno commesso l’errore di mangiare e di premere il pulsante al momento sbagliato. Risultati che di certo cambiano il panorama di veduta su questo disturbo alimentare.

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