Stress e introversione: gli introversi, nella vita quotidiana, spesso si trovano a fronteggiare problemi che il resto del mondo neppure vede
Non è un mondo fatto per introversi: e spesso ci si dimentica totalmente che prediligere lo spazio interno a sé stessi non vuol dire disprezzare il mondo o non amarne la compagnia. Ancora peggiori sono certe opere di convinzione e di correzione, diciamo così, che altri muovono contro chi abbia questa torsione all’interno (introversione non vuol dir altro che questo) o spesso sono gli stessi individui si convincono di doversi adattare alla maggioranza e forzatamente, facendo saltare i cardini della propria natura e personalità, si costringono ad una apertura che non gli è propria.
Insomma, essere introversi, in un mondo iperconnesso è una sfida difficile: e se queste persone sentono spesso la necessità di stare soli per ricaricare le batterie, per dirla semplicemente, oggi non si trova più un isola di silenzio che sia veramente tale.
Tutto è connesso e raggiungibile: spesso quindi, chi abbia questo lato caratteriale, si trova a far fronte a problemi che altri neppure vedono.
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Stress e introversione, i problemi fantasma che spesso gli altri non vedono
Ma quali sono le fonti di stressi per un introverso?
- Numero uno: avere a che fare con gli estroversi. Mettiamola meglio: avere a che fare con gli estroversi che ragionano solo e solamente nella loro ottica. Per cui quello che magari per loro è solo un pranzo, per un introverso può essere una maratona che, proprio quel giorno, non si sente di correre.
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- Eventi sociali obbligati: mettiamo il caso di una riunione, una cena di lavoro. Immaginate di avere molto sonno e di essere costretti a stare svegli, senza poter riposare.
- Sentirsi scarichi nel bel mezzo di un contesto sociale: nel pieno di una festa, di una conversazione, sorge il forte bisogno di ricaricare le batterie. E non c’è via di fuga: certo non è socialmente accettato o ben visto, alzare i tacchi nel pieno di un evento.