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Festa della donna: la storia di questa ricorrenza e perché si celebra

Pubblicato da
Serena Ponso

L’8 marzo è la festa internazionale della donna, durante la quale le donne ricevono in dono delle mimose, dal 1946 fiore simbolo di questa giornata, ma qual è la reale storia di questa festa? Scopriamolo insieme.

Festa internazionale della donna (Pixabay)

Più che una festa sarebbe meglio parlare di una commemorazione. Si tratta infatti di un’occasione per ricordare le donne vittime di abusi e violenze, e allo stesso tempo mettere in luce le conquiste sociali, politiche ed economiche che il genere femminile ha ottenuto nel corso degli anni.

Conquiste che purtroppo non mettono a tacere le innumerevoli ingiustizie che ancora oggi troppe donne subiscono nel mondo. Ecco perché è giusto fermarsi a pensare a quella che è stata la condizione della donna in passato, alle condizioni di sottomissione a cui è ancora oggi soggetta in alcuni Paesi del mondo e agli innumerevoli soprusi che ogni giorno molte donne sono costrette a dover affrontare.

Ma qual è la storia di questa giornata e perché si celebra proprio l’8 marzo?  Scopriamolo insieme.

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Da dove nasce la festa della donna: la storia

Donne unite (Pixabay)

Le origini di questa giornata risalgono ai primi del Novecento. Precisamente nel 1908 quando a New York le operaie dell’industria tessile Cotton morirono in un incendio. Questo fu solo uno dei tanti fatti che portarono nel corso degli anni alla scelta di istituire un giorno dedicato alle donne.

Il 26 e 27 agosto 1907 si svolse poi la Conferenza internazionale delle donne socialiste. In questa sede Clara Zetkin venne eletta segretaria dell’Ufficio di informazione delle donne socialiste. Nel frattempo i partiti socialisti lottarono per  introdurre il suffragio universale. Ma alcuni di loro non vedevano di buon occhio l’alleanza delle donne socialiste con le femministe borghesi. Fu così che nel febbraio 1908 la socialista Corinne Brown si ribellò, dichiarando che il Congresso non aveva “alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione”.

Il 3 maggio dello stesso anno Corinne Brown fu a capo della Conferenza del Partito socialista a Chicago, ribattezzato “Woman’s Day”. Ma la prima vera e propria “giornata della donna” fu il 23 febbraio 1909, quando negli Stati Uniti si manifestò per il diritto di voto delle donne. Da quel giorno ogni Paese cominciò a scegliere una propria data sul calendario da dedicare alla donna.

Fu solo nel 1921 che si pensò a una data internazionale, che coincise proprio con l’8 marzo. Questo giorno fu inizialmente identificato come Giornata internazionale dell’operaia. Probabilmente per ricordare l’8 marzo del 1917, quando le donne manifestarono per chiedere la fine della Prima Guerra Mondiale.

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In conclusione, non è importante trovare un evento che sancisca l’8 marzo come giornata internazionale della donna. Ciò che importa è ricordare che cosa vuol dire essere donne. Ecco perché è bello omaggiare il sesso femminile con un mazzo di mimose.

Serena Ponso