Altroconsumo ha stilato la classifica delle migliori padelle antiaderenti sul mercato del 2022 in base a metodi di cottura, resistenza e praticità.
Ormai quasi tutti possiedono un set di padelle antiaderenti, versatili e facili da utilizzare per qualsiasi tipo di cottura. A questo proposito, Altroconsumo ha stilato la classifica delle migliori padelle antiaderenti del 2022 per qualità, resistenza, stabilità e facilità di utilizzo. Vediamo i risultati.
Quali sono le migliori padelle antiaderenti da comprare
Cosa rende uno chef un vero professionista della cucina? Sicuramente le sue abilità e competenze, ma anche gli strumenti che utilizza per creare meraviglie in cucina non sono da sottovalutare. A questo proposito, l’associazione Altroconsumo ha stilato la classifica delle migliori padelle antiaderenti professionali da acquistare, tenendo conto di diversi parametri. Durante il test, gli esperti hanno analizzato gli utensili in base a:
- prestazioni durante la cottura;
- stabilità;
- resistenza;
- facilità di utilizzo;
- tipo di rivestimento;
- adattamento a vari metodi di cottura.
Altroconsumo ha dunque preso in esame 29 tipi diversi di padelle antiaderenti da circa 24 centimetri di diametro, sottolineandone i pro e i contro. Padelle in ceramica, rivestite in Telfon o in pietra, i risultati del test confermano che tutti i prodotti analizzati hanno pienamente superato la sufficienza.
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I risultati del test e i criteri di analisi
Cinque tra i migliori risultati del test sono delle padelle antiaderenti rivestite in Teflon, un materiale piuttosto comune nella realizzazione di questi utensili. Mentre tra i primi tre risultati figura una pentola da 8 euro a marchio Ikea Hemaglad, seguita da Stoneline Back To Nature (35 euro), Moneta Nova (26 euro) e Le Creuset (la pentola più cara da 103 euro).
L’analisi condotta da Altroconsumo ha comparato quindi diversi tipi di padelle antiaderenti e diversi metodi di cottura: a induzione, gas e fornello elettrico. Per ciò che concerne la durata di questi preziosi strumenti da cucina, è naturale che per quanto riguarda le padelle, uno degli strumenti più utilizzati in cucina, sia piuttosto ridotta. Queste sono infatti maggiormente sottoposte a stress, dal calore, all’utilizzo frequente, pertanto è bene seguire alcuni accorgimenti che ne garantiranno una durata di vita maggiore.
Come lavare e conservare le pentole in maniera ottimale
Se avete appena acquistato una pentola nuova, è bene lavarla con acqua tiepida e fare attenzione a non utilizzare la parte abrasiva della spugnetta in quanto potreste danneggiarla. Una volta asciugata inoltre, sarebbe meglio strofinare sulla superficie un velo di olio così da conservare la padella in maniera ottimale.
Fondamentale è non utilizzare utensili di metallo all’interno di essa, ma cucchiai o stoviglie di legno. Per il primo utilizzo della padella è consigliato evitare di scaldarne la superficie a fuoco vivo in quanto potrebbe deteriorarsi facilmente. Invece, quando occorre buttare via le padelle? Quando queste sono estremamente graffiate da compromettere la cottura di cibi e alimenti al suo interno. Vediamo ora tutti i vantaggi e gli svantaggi dei diversi tipi di pentole.
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Ceramica, Teflon e pietra: vantaggi e svantaggi
Ceramica: è un materiale che garantisce un ottimo livello di antiaderenza, offrendo una buona copertura contro graffi e temperature elevate. Occorre più tempo degli altri materiali per scaldarsi in maniera omogenea.
Teflon: è un materiale molto leggero, garantisce a pieno l’antiaderenza. Gli svantaggi consistono in una cottura meno omogenea e una maggiore dispersione di calore.
Pietra: è un ottimo conduttore di calore, mantenendo quindi la temperatura e garantisce inoltre una grande proprietà antiaderente. Tuttavia è più sottoposta ad usura e graffi che potrebbero manifestarsi nel corso del tempo. Inoltre impiega un maggiore lasso di tempo a scaldarsi.