Se di recente hai notato che la tua memoria sta peggiorando e sta perdendo i colpi troppo spesso, i motivi potrebbero essere questi.
La nostra vita è scandita da giornate frenetiche e molto spesso per ricordarci le cose abbiamo bisogno di aiuto. Fortunatamente la tecnologia ci viene incontro in mille modi. Abbiamo a disposizione agende, non solo fisiche ma anche sui nostri dispositivi, e sveglie sul telefonino che ci possono aiutare e avvisare di quell’impegno che magari avevamo scordato.
Se invece siamo persone più tradizionali allora ricorreremo ai fantastici post-it, sempre in voga e di grande aiuto. Anche se il rischio è quello di ritrovarceli sparpagliati in giro per casa. Chi ha figli poi dovrà fare i conti con feste, compleanni, corsi vari ed eventuali, visite mediche, ecc.
Insomma, dimenticare qualcosa tra la marea di impegni quotidiani è più che normale. Ma quali sono i motivi che possono influire sulla nostra memoria fino a farla peggiorare? Scopriamoli insieme.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE —> Memoria, fondamento dell’identità: come proteggerla
I motivi per i quali la tua memoria sta peggiorando
Pensiamo al nostro cervello come a un browser con troppe schede aperte: il computer sarà di certo più lento a rispondere. Questa immagine di Stephanie Faubion, direttrice del Mayo Centro clinico per la salute delle donne e direttore medico della North American Menopause Society, rende bene l’idea degli effetti che le diverse attività possono comportare sul nostro cervello.
Molte persone tendono infatti a svolgere più compiti contemporaneamente. In questi casi però, più che pessima memoria il rischio è che si manifesti una mancanza di concentrazione. Quante volte ad esempio abbiamo risposto sì oppure no a una domanda ma dopo qualche minuto ci siamo resi conto di non aver ascoltato il nostro interlocutore perché eravamo intenti a pensare ad altro? Qua la memoria non c’entra nulla.
Quali sono invece i motivi che potrebbero influire sulla tua memoria rendendola meno efficace? Il neurologo Ronald Petersen, direttore del Mayo Clinic Alzheimer’s Disease Research Centere e del Mayo Clinic Study of Aging, ne ha individuati 8. Sicuramente lo stress influisce. Se stai attraversando un periodo pieno di impegni e di preoccupazioni avrai sicuramente livelli alti di cortisone. Si tratta dell’ormone dello stress che colpisce anche l’ippocampo e altre parti del cervello coinvolte nel processo di memorizzazione.
Il fatto che la depressione sia un sintomo da ricondurre alla perdita di memoria non è del tutto sicuro. Eppure uno studio ha dimostrato che esiste un legame tra depressione e disturbi cognitivi, compresi i problemi di memoria. Prendendo in esame le donne, poi, la transizione tra perimenopausa, ossia il periodo che precede la menopausa, e la menopausa vera e propria potrebbe provocare un deterioramento cognitivo. Secondo una ricerca, questo fenomeno può verificarsi indipendente dall’età. Ma il motivo per cui ciò accade non è ancora chiaro.
Altro fattore che può sicuramente influire sul peggioramento della memoria è uno scarso riposo. Durante le fasi più profonde del sonno alcune proteine vengono eliminate dal cervello. Ecco perché, secondo il Dott. Petersen, se non si arriva a queste fasi di sonno profondo questa pulizia viene a mancare e di conseguenza alcune sostanze tossiche potrebbero accumularsi nel cervello e influenzare il funzionamento di alcuni nervi.
Altro motivo è da ricondurre ai farmaci. Alcuni di questi, infatti, influiscono sulla memoria, come ad esempio la benzodiazepine, una classe di farmaci chiamati ” anticolinergici “, utilizzati nei trattamenti per l’incontinenza urinaria da stress, antidepressivi e farmaci per risolvere problemi del sonno e allergie.
Anche l’abuso di alcol può influenzare la memoria, poiché in grado di rallentare il sistema nervoso centrale. Persino problemi alla tiroide possono influire. L’ipotiroidismo, ad esempio, che si manifesta quando la ghiandola tiroidea non produce abbastanza ormone tiroideo, non solo provoca smemoratezza e annebbiamento del cervello, ma può anche restringere l’ippocampo, l‘area del cervello che coinvolge la memoria sia a lungo che a breve termine. Anche l’ipertiroidismo, ossia la ghiandola che produce troppo ormone tiroideo, può interferire con la funzione cognitiva.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE —> Caffè e memoria: è una relazione sana o dannosa?
Infine, anche la carenza di vitamina B12 potrebbe essere un possibile motivo di perdita di memoria. Per reintegrarla basta consumare alimenti che ne sono ricchi, come ad esempio il fegato, il salmone e il latte.