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Come annaffiare le piante, i consigli per un balcone più colorato

Pubblicato da
Claudia

Consigli su come annaffiare le piante: occhio alla loro collocazione e alla quantità d’acqua da utilizzare per evitare danni

Balcone con fiori (Pixabay)

Ancora non ce ne rendiamo conto, ma la primavera si avvicina. Cominceremo allora a pensare ai nostri giardini, ai nostri terrazzi e a riprendere l’abitudine di curare piante e fiori. È bene forse, ricordare alcuni segreti (ma non lo sono poi tanto), per aiutare il nostro pollice verde. Dobbiamo ricordare innanzitutto che, le piante e i fiori coltivati in ambiente domestico, vivono una realtà non naturale ed  hanno quindi bisogno della nostra collaborazione per poter dare il meglio di se ed abbellire la nostra casa, con i loro colori e la loro lussureggiante vigoria.

È chiaro che in natura fanno tutto da soli, diffondono le loro radici nel terreno laddove trovano più nutrienti. Riescono quindi a dare il meglio di sè, trovando con facilità, tutto ciò che può essere utile alla loro crescita. La situazione che piante e fiori incontrano nei balconi è chiaramente diversa. Le loro radici non possono spaziare alla ricerca di cibo ma devono accontentarsi di quel poco di terra di cui dispongono, costretti in vasi spesso troppo piccoli e inadatti. Dobbiamo allora intervenire con delle piccole accortezze.

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Come annaffiare le piante: attenzione al sole, alla quantità d’acqua e ai sottovasi

Fiori (Pixabay)

Innanzitutto non bisogna costringere le piante in spazi ristretti. In secondo luogo bisogna sistemarle in zone più o meno ombrose, a seconda del tipo e somministrare all’occorrenza i nutrienti necessari. La cosa più importante però è quella di garantire una corretta annaffiatura, che dovrà essere dosata a seconda della pianta. In questo modo eviteremo di somministrare troppa o troppo poca acqua causando più danni che benefici.

Dovremmo sempre tenere presente che alcune piante, come quelle grasse, non hanno necessità di una costante annaffiatura, essendo costituzionalmente predisposte alla conservazione dell’acqua. Altre piante, invece, necessitano di una annaffiatura frequente, che però, non significa abbondanza d’acqua ma solo persistenza di un corretto grado di umidità del terriccio, da cui si alimentano.  Quest’ultimo, infatti, non deve essere troppo bagnato, perchè potrebbe indurre la produzione di funghi o altri parassiti, nè troppo secco, poichè sarebbe più difficile l’assimilazione dei nutrienti.

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È da escludere l’annaffiamento delle piante, nelle ore più calde della giornata.  Si potrà invece, dare tranquillamente l’acqua necessaria, nelle prime ore della mattina o al tramonto. Attenzione ai sottovasi. Sicuramente aiutano a mantenere umido il terreno contenuto nel vaso ma bisogna evitare che contengano acqua eccessivamente stagnante per evitare il proliferarsi di parassiti e di fastidiose zanzare. (Elisabetta Prunas)

Claudia