La comparsa di allergie in età adulta è molto frequente. Le cause hanno radici nel patrimonio genetico, ma anche nell’esposizione a nuovi fattori ambientali
L’allergia è una reazione sproporzionata del nostro sistema immunitario che si protegge, una volta entrato in contatto con sostanze, recepite come dannose (allergeni). A difesa del nostro organismo, interviene quindi, una una grande quantità di istamina, composto che innesca fenomeni infiammatori. Si manifestano così starnuti continui, rossore agli occhi, tosse, asma e sfoghi cutanei.
I sintomi primari di una crisi allergica possono verificarsi a seguito di inalazione o ingestione di allergeni, dopo una puntura di insetto o per il contatto tra allergeni e pelle, causando reazioni dermatologiche. Perlopiù le allergie si manifestano nei primi anni di vita, ma possono insorgere anche in età adulta.
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Comparsa allergie in età adulta, i ricercatori ne indagano le cause
Le origini delle crisi allergiche possono essere ricondotte principalmente a fattori genetici. Infatti un bambino nato da genitori entrambi allergici ha il 70% di probabilità di sviluppare allergie anch’esso. Se figlio di un solo genitore allergico il 40% , e se i genitori sono entrambi non allergici le probabilità di sviluppare allergie scendono a sotto il 10 %.I meccanismi biologici alla base delle allergie, però, sono molto complessi e dipendono in buona sostanza dalle interazioni fra patrimonio genetico e fattori ambientali che fungono da fattori scatenanti. È possibile infatti che alcune allergie insorgano in un individuo anche in età adulta.
Secondo uno studio condotto presso l’American College of Allergy, Asthma and Immunology (ACAAI), più di 50 milioni di americani sono affetti da allergie alimentari: quasi la metà di loro hanno assistito al verificarsi di tali allergie dopo il periodo dell’adolescenza. Nonostante, come affermato in precedenza la causa primaria delle allergie, coinciderebbe con la genetica, esistono altre ragioni per cui un soggetto adulto si ritrova a fare i conti con sintomatologie di questo tipo.
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Tra le molte ragioni c’è il cambiamento dei fattori ambientali come l’ esposizione a nuovi allergeni, un’infezione virale o batterica, o ancora il verificarsi di squilibri ormonali. Un’altra possibile causa può essere l’introduzione nel nostro organismo di alcuni farmaci o di un’eccessiva quantità di alcool. Tale fattore è in grado di impattare sulla capacità intestinale, di assorbire e scomporre determinati alimenti.
Questa circostanza, innesca infatti quella che viene chiamata risposta immunitaria IgE-mediata, ovvero una reazione anormale verso sostanze, in realtà innocue, percepite invece come nocive. Quella reazione naturale fa sì che il corpo rilasci sostanze chimiche, inclusa l’istamina, che può causare prurito, arrossamento, gonfiore e dilatazione dei vasi sanguigni. (Elisabetta Prunas)