Allarme supermercati vuoti: i camion non stanno più rifornendo i punti vendita e le proteste degli autotrasportatori aumentano sempre di più in tutta Italia.
Supermercati vuoti, le associazioni dei consumatori e dei produttori lanciano l’allarme. Già in alcune parti d’Italia si registra una diminuzione di merce rispetto al solito, ma presto la situazione potrebbe acuirsi e diventare ben più grave.
Le cause di questa spiacevole eventualità sono diverse. Attualmente sono in corso diverse proteste da parte degli autotrasportatori, che manifestano con blocchi mobili in autostrada oppure occupando le corsie procedendo a passo di lumaca. Con tutti i disagi del caso, a parte i supermercati vuoti.
Infatti tutto ciò rallenta il traffico e porta anche a dei disordini sociali. A Foggia ad esempio un camionista è stato accoltellato da un automobilista infuriato per il traffico creato dalla protesta dei conducenti di tir. La rete di trasporto dei camion è fondamentale affinché non ci siano mai supermercati vuoti.
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Supermercati vuoti, i rifornimenti cominciano fortemente a scarseggiare
Il comparto rappresenta i quattro quinti del sistema totale di rifornimento dei punti vendita in Italia. Ma ora gli altissimi rincari che hanno colpito ogni settore hanno dato il via ad una spirale negativa. Che grava tutta sulle tasche dei lavoratori e dei consumatori.
I camionisti protestano in particolare contro i fortissimi aumenti del prezzo della benzina e del gasolio. Anche i rincari delle bollette di luce e gas, oltre che quelli su materie prime necessarie per confezionamenti ed imballaggi, hanno portato a questa situazione.
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Ora si riscontrano proteste dei camionisti in diverse regioni, per ora principalmente del Sud, tra Sicilia, Campania, Calabria, Molise e Puglia. Ma c’è stato anche un blocco di protesta al porto di Ravenna. A farne le spese saranno anche gli approvvigionamenti dei supermercati. Con il rischio che tonnellate di merce deperibile vada buttata, come nel caso di alimenti coltivati.
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I governatori delle Regioni interessate invocano un intervento concreto da parte del Governo. Si richiede il taglio delle accise sui carburanti, per iniziare. Ovviamente anche i principali stabilimenti di produzione rischiano di dovere bloccare le attività, perché i camion con le materie prime da lavorare non stanno arrivando.