Spotting e perdite di sangue fuori dal ciclo, c’è da preoccuparsi?

Spotting e perdite di sangue, quando è il caso di rivolgersi ad un medico? Il ciclo mestruale per una donna è indicatore infatti dello stato di salute

Perdite ematiche fuori dal ciclo mestruale
Coppetta mestruale (Pixabay)

Il ciclo mestruale per una donna è indice del suo stato generale di salute. Questo infatti, tanto delicato e complesso è, da essere influenzato da un gran numero di fattori.  Basti pensare all’alone quasi di mistero che per lungo tempo, nella storia, ha circondato le donne e il loro ciclo della fertilità. Si pensava fossero legate per questo alla luna, alla terra, in stretta comunione con la natura. Nel corso dei secoli questo atteggiamento religioso quasi da devoto si è dileguato, facendone nascere un altro. I due hanno in comune la radice di ignoranza, ma cambiano l’aspetto esterno: pian piano del ciclo mestruale si è parlato sempre meno, lasciandolo rilegato allo storico e angusto spazio femminile, guardato con vergogna e sospetto. Nascono così tutta una serie di credenze popolari sul ciclo: quando si ha il ciclo è meglio non lavarsi, quando si ha il ciclo si è nervose e scontrose.

Oggi faticosamente si tenta di riportarlo alla luce come un argomento di cui bisogna parlare senza pudicizie e vergogne perché riguarda la salute di una parte di popolazione e di conseguenza non può essere considerato qualcosa da nascondere o far finta di non vedere.

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Spotting e perdite di sangue fuori dal ciclo, le cause possono essere davvero molte

spotting e ciclo mestruale
Dottoressa (Pixabay)

Oggi tratteremo di un problema assai diffuso, che quasi tutte le donne in età fertile hanno sperimentato nel corso della loro vita. Ritrovarsi cioè delle “macchie” al di fuori del periodo mestruale. Il fenomeno, per quanto possa dare in allarme, deve essere affrontato con lo spirito giusto.

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Il termine tecnico è appunto spotting, da “to spot” macchiare, ed indica delle fuoriuscite di sangue, solitamente di colore scuro, non rosso vivo, che indicano del sangue rappreso. Tali perdite possono provenire dalla cervice o dall’utero stesso. Solitamente il fenomeno può essere anche fisiologico e si risolve da solo nel giro di qualche giorno.

Se le perdite invece sono più abbondanti, sono di colore rosso vivo o sono associate a dolori o altri sintomi, bisogna sempre rivolgersi ad uno specialista. Le cause possibili sono talmente vaste che l’autodiagnosi potrebbe essere davvero dannosa.

Dietro un sintomo simile possono celarsi problemi “più leggeri” come magari qualche temporanea alterazione ormonale, che può essere persino data dallo stress, o problemi più gravi come la presenza di polipi o cancri.

Lo spotting si limita a perdite di sangue estremamente limitate: qualora le perdite di sangue invece sono abbondanti, quasi un secondo ciclo, ancor più celermente bisognerebbe rivolgersi ad un medico.

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