Se qualcuno intende investire oggi, occorre che faccia bene attenzione a tutti gli aspetti che risultano poco noti. Come ad esempio quello sulle tasse collegate alle azioni da intraprendere.
Investire oggi, nel 2022, comporta degli oneri che è obbligatorio assolvere. Qualunque forma scelta per fare fruttare una cifra iniziale involve anche delle uscite. Per dire, lo Stato corrisponde una parte di tutto ciò.
Ed investire oggi comporta il dovere onorare una precisa tassazione. Un aspetto, questo, che spinge alcuni a propendere più per certe forme di investimento rispetto ad altre. Come esempio possiamo fare quello della imposta di bollo che ammonta a 34,2 euro e che scatta nel caso in cui si abbia una cifra che supera i 5mila euro di giacenza media.
Così come vige una ritenuta pari al 26% che colpisce gli interessi maturati. Lo ha stabilito un apposito ddl del 2014. Più in generale comunque gli istituti di credito spingono i propri utenti ad evitare di accumulare grosse somme di denaro sui rispettivi conti correnti.
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Questa cosa infatti comporta delle grosse spese di gestione per le banche, oltre a potere favorire possibili illeciti. La tassazione al 26% interessa anche i conti di deposito, al lordo. Per fortuna esiste anche una tassazione agevolata che può influenzare in bene la decisione di investire oggi.
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In questo caso parliamo di buoni postali, di libretti di risparmio e di titoli di Stato. Dove in media si ha una imposta di poco superiore al 12%. Invece le obbligazioni di origine privata sono fisse al 26%. Ovviamente bisogna essere attenti ed informarsi per bene, perché il mancato versamento delle tasse comporta delle sanzioni costituite da multe molto elevate.
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Il Governo ha intrapreso tutta una serie di accertamenti attraverso l’Agenzia delle Entrate, atti a stroncare in maniera importante l’ancora fin troppo diffuso fenomeno della evasione fiscale.