Rincari 2022, il paradosso: costa più la bottiglia di vetro che il pomodoro

I rincari 2022 colpiscono forte tanto i consumi quanto la produzione. Ora viene fuori addirittura un controsenso che la dice lunga su cosa sta succedendo.

Bottiglie di pomodoro al supermercato
Bottiglie di pomodoro al supermercato (Foto screenshot)

Rincari 2022, la crisi dei prezzi al rialzo generata da tutta una serie di concause estremamente negative porta al verificarsi dell’assurdo, come fa sapere la Coldiretti. Facendo la spesa come a milioni di italiani capita sempre ogni giorno, è possibile notare che i prezzi di diversi beni sono effettivamente aumentati.

Pasta, riso, farina e tutto quanto legato al grano. In particolare il pane, che da certe parti costa addirittura più di sei euro al chilo. Ma i rincari 2022 hanno colpito anche diversi altri settori oltre a quello alimentare. Tutti noi sappiamo bene come sia schizzate alle stelle le bollette della corrente elettrica, del gas e pure dell’acqua.

Poi ci sono anche altri costi elevati a causa dei rincari 2022. E questa cosa va a colpire ulteriormente la produzione dei tanti beni di prima necessità e non che acquistiamo con cadenza quotidiana. Creare imballaggi in vetro, carta e plastica ha in certi casi portato ad aumenti superiori anche del 100% e ben oltre rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

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Rincari 2022, situazione estremamente pesante ed assurda

Corsia di supermercato
Spesa al supermercato (ANSA)

Ecco che qui sorge il paradosso: comprando una bottiglia di salsa di pomodoro, adesso finiamo con il pagare più per il contenitore che per il contenuto. Imballaggi, ma anche etichettature e trasporti nei centri all’ingrosso ed al dettaglio hanno portato inevitabilmente all’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e non.

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Va anche specificato come diversi produttori o settori primari come quelli rappresentati dagli agricoltori e dagli allevatori stanno effettivamente lavorando in perdita. Per ogni euro di spesa, a questi settori va un ricavo misero compreso tra i 6 ed i 15 centesimi. Tra spese per le bollette e per la produzione, si viene a creare così un effetto a catena che pesa sulle tasche dei cittadini.

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Anche l’inflazione è in pesante aumento, ed attualmente si attesta attorno al 3,8%. Una misura che non si vedeva dalla crisi economica, ormai alquanto lontana nel tempo, che contraddistinse gli anni 2008 e 2009.

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