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Condono fiscale, cancellati i debiti pendenti: chi può beneficiarne

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Salvatore Lavino

A chi è rivolto il maxi condono fiscale inserito all’interno del Decreto Sostegni, che annulla le cartelle esattoriali per alcune migliaia di euro.

Statuette ironiche sulle tasse (Pixabay)

Condono fiscale, il provvedimento è operativo e permetterà a molti che avevano delle pendenze in essere di potere regolarizzare la propria posizione senza incorrere in alcuna sanzione. La cosa riguarderà alcuni tipi di debiti con la Agenzia delle Entrate.

Questo condono fiscale, che da più parti viene definito come “maxi condono”, è inserito regolarmente all’interno del ben noto Decreto Sostegni. Che a sua volta è quel corpo di provvedimenti ideati dal Governo e dai vari Ministeri allo scopo di facilitare le condizioni sociali ed economiche delle famiglie italiane e delle imprese colpite dalla crisi sorta con il diffondersi della pandemia, ormai due anni fa.

Attraverso questo condono fiscale vengono ora cancellati i debiti presenti nelle cartelle esattoriali non onorate. Come requisito da rispettare deve esserci però l’importo, che non deve andare al di là dei 5mila euro. Inoltre vengono prese in considerazione solamente i casi inclusi nell’arco temporale che va dal 2000 al 2010.

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Condono fiscale, va interpretato come una misura di sostegno

Soldi e calcolatrice (Pixabay)

Data che fa riferimento, è bene precisare, a quella riportata sulle cartelle esattoriali e non del debito non onorato. Inoltre ogni debito deve arrivare singolarmente a massimo 5mila euro. Tutto quanto si svolgerà in maniera automatica.

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Sarà compito proprio della Agenzia delle Entrate valutare caso per caso ed individuare quelle situazioni che risulteranno compatibili con questo provvedimento. La cosa, se da un lato rappresenterà una grossa rinuncia a diversi possibili entrate nelle casse dello Stato, dall’altro va interpretata come una vera e propria misura di sostegno ai nuclei famigliari in difficoltà.

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Sempre a proposito della Agenzia delle Entrate, è bene ricordare come stia circolando una truffa che sfrutta il nome dell’Ente allo scopo di svuotare il conto corrente di chi purtroppo finisce per cascarci. Si tratta di una finta richiesta di rimborso, alla quale non bisogna assolutamente abboccare. Come possiamo fare per riconoscere questa truffa.
Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.