Il reflusso gastroesofageo è una condizione abbastanza fastidiosa, vediamo quali sono le cause, la cura, le prevenzione e i sintomi.
Il reflusso gastroesofageo è un rigurgito acido contenuto nello stomaco e che risale parzialmente l’esofago. È una condizione molto comune, nel quale i succhi gastrici provocano bruciore quando entrano in contatto con la parete dell’esofago. Cira 1 italiano su 3 soffre di reflusso. Questa condizione può inoltre trasformarsi in una vera e propria malattia, ovvero quando i rigurgiti sono frequenti e non occasionali. Infatti non deve essere assolutamente sottovalutato dal punto di vista della salute.
La risalita degli acidi dallo stomaco è legata ad un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore, il quale è una valvola che si trova sulla bocca dello stomaco e lo divide appunto dall’esofago. Quando si distende la valvola permette l’entrata del cibo ingerito, mentre quando si contrae, il contenuto dello stomaco non può passare oltre. Essendo anche un riflesso fisiologico, può capitare che quando si mangia pesante ci sia del reflusso, ma in questo caso non causa problemi.
Ti potrebbe interessare anche >>> La bevanda miracolosa contro il reflusso gastro-esofageo
I sintomi, le cause e come curare il reflusso gastroesofageo
Il primo sintomo che si percepisce a causa del reflusso gastroesofageo è certamente la sensazione di bruciore, e può intensificarsi durante i pasti, quando ci si corica o ci si china in avanti. Se la condizione diventa continuativa, gli altri sintomi ai quali prestare attenzione sono: gonfiore, flatulenza, mal di gola, nausea, disfagia e tosse.
Le cause del reflusso possono essere derivate da varie condizioni, come: sovrappeso, assunzione di determinati farmici, stress, ansia, nervosismo, fumo e alcol, alimentazione scorretta. Quindi per contrastarlo è necessario tenere uno stile di vita sano, soprattutto per quanto riguarda il piano alimentare. L’ideale sarebbe:
- Masticare con calma
- Limitare cibi grassi
- Smettere di fumare e limitare il fumo passivo
- Dalla fine del pasto, aspettare 2 ore prima di coricarsi
- Mantenere una postura eretta
- Raggiungere il proprio peso forma
Ti potrebbe interessare anche >>> Quando il corpo somatizza l’ansia: il reflusso
Se, come accennato, il reflusso diventa una condizione continuativa, ovvero si manifesta più volte durante il corso della settimana, la prima cosa da fare è quella di parlare con il proprio medico di base. Il medico infatti è in grado di valutare la condizione e può prescrivere eventuali esami aggiuntivi e capirne la causa.