Per essere più produttivo dovresti provare il metodo funzionale del “less is more”: vediamo quali siano i suoi capisaldi per una vita più felice, costruttiva
Spesso la giornata si conclude e ci accorgiamo che non abbiamo concluso nulla, o troppo poco rispetto a quello che volevamo effettivamente fare. Per evitare che situazioni del genere si creino, è necessario crearsi una routine ordinata in cui sappiamo come muoverci. La routine però può indurci alla noia, specie se ne creiamo di rigide e poco flessibili che impattano enormemente sulla nostra salute mentale e ci portano pian piano ad essere sempre meno produttivi.
Rispondere solo rigidamente ad un comando ci porta infatti a scaricarci a livello energetico, in quanto la nostra identità personale non può essere trattata da macchina ed ha bisogno piuttosto di essere coltivata e amata. L’espressione, la libertà, la creatività sono tutti valori che non possiamo far finta di non vedere, a cui rinunciare in nome della semplice e pura produttività. Quella produttività macchinosa, del semplicemente produrre, non può esistere in alcun modo. E se esiste è solo per un breve periodo.
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Quando si creano delle routine, bisogna considerare lo spazio produttivo come quello non produttivo. Perché ci sia la produzione, è necessaria che ci sia una produzione. E’ un po’ il gioco filosofico dei contrari che si definiscono in maniera reciproca: perché ci sia lo spazio, è necessario ci sia il vuoto.
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Crea quindi una routine funzionale, senza sforzi sovrumani, calcolando le pause a seconda delle tue priorità. Elimina tutto quel che è superfluo, crea dei gesti semplici. Più una routine è semplice, senza salti mortali, più probabilità avrai di seguirla senza troppi problemi.
Per quanto possibile, lascia degli orari e degli impegni che siano flessibili, per non ritrovarti ingabbiato in una routine che quel giorno non senti calzarti addosso. Di tanto in tanto, non aver paura di rompere gli schemi e di fare altro.