Alcuni Paesi hanno adottato la settimana lavorativa corta, significa lavorare 4 giorni a settimana per migliorare la salute mentale.
Alcuni Paesi hanno adottato la settimana lavorativa corta, significa lavorare 4 giorni a settimana per migliorare la salute mentale. Lo stanno sperimentando alcuni Paesi, tra cui, in questo periodo, Scozia e Belgio, per permettere a lavoratori un weekend libero di tre giorni. Un sogno, vero? Eppure è realtà.
Gli esperti affermano che, in questo modo, i dipendenti lavorano meglio e sono più sereni. Il futuro? Il Belgio è solo uno delle ultime Nazioni che sta tentando questo nuovo approccio lavorativo, strutturato con una giornata di lavoro di un massimo 10 ore, per quattro giornate a settimana. Questa maggiore flessibilità è stata studiata da imprenditori e psicologici.
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Alcuni hanno osservato che, lavorare 10 ore, rispetto alle 8 canoniche, significa ridurre la produttività, ed è anche normale, ma i lavoratori lavorano meglio proprio in vista del lungo weekend. Il primo Paese ad adottare le settimane corte è stata l’Islanda, che ha ridotto le ore settimanale da 40 a 35, sempre con la stessa retribuzione.
Gli psicologi hanno parlato di un miglioramento psicologico con meno stress e una maggiore produzione. Un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata comporta una migliore salute mentale, per questo motivo, tante aziende stanno spingendo per la settimana corta. Lavorare meno e meglio è l’obiettivo comune, alcuni Paesi ci sono arrivati già da anni.
Giappone, Stati Uniti, Spagna, Scozia, Islanda, Belgio. Questo tipo di modalità di lavoro offre molti vantaggi sia alle società che ai dipendenti. Per le persone è più facile gestire il tempo libero e a lavoro si applica di più, con mente più serena. Ridurre le ore di lavoro o i giorni di lavoro migliora la salute mentale e riduce lo stress. Lo dicono gli psicologici.
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Se molti Paesi lo hanno capito, o comune stanno sperimentando questo approccio, in Italia come siamo messi? Siamo sempre gli ultimi. Qui una tale proposta è stata presa in considerazione solo in modo leggero, ma non si sa mai, il futuro è sempre incerto. Lo testimoniano le statistiche, numerose aziende si ritengono soddisfatte per la produttività dei propri dipendenti. Insomma, si lavora meno ma meglio, e ne beneficiano tutti quanti.