Ecco come pianificare al meglio una dieta antinfiammatoria: di cosa si tratta, quali cibi introdurre e quali sono i benefici di questa alimentazione.
La dieta antinfiammatoria è un’alimentazione basata su una serie di cibi che riducono numerosi stati infiammatori del corpo, dall’asma alla tiroidite. Scopriamo nel dettaglio come si articola e quali disturbi è in grado di combattere.
L’infiammazione è un processo fisiologico che permette al nostro organismo di combattere le malattie e proteggere il corpo da eventuali danni.
In alcuni casi, però, il sistema immunitario potrebbe non funzionare correttamente, provocando uno stato infiammatorio costante.
Tra le patologie causate da questa condizione ci sono:
Per contrastare i disturbi generati da queste patologie, possiamo adottare delle buone abitudini a tavola.
La dieta antinfiammatoria, infatti, è un regime alimentare basato sull’esclusione di cibi che possono aumentare lo stato di infiammazione dell’organismo e sull’assunzione di alimenti che, al contrario, ne riducono l’intensità.
Si tratta di materie prime ricche di antiossidanti, in grado di prevenire la formazione dei radicali liberi, responsabili non solo dell’insorgenza di patologie infiammatorie e degenerative, ma anche dell’invecchiamento precoce delle cellule.
Quali sono gli alimenti che non possono mancare nella dieta antinfiammatoria?
Si tratta di cibi ricchi di grassi insaturi, ovvero buoni, poiché contribuiscono allo svolgimento di numerose funzioni fondamentali per il nostro benessere:
Nello specifico, i cibi da introdurre nella dieta antinfiammatoria sono:
Nella nostra dieta antinfiammatoria non dovrebbero mancare i frutti rossi.
Le bacche, infatti, contengono antiossidanti chiamati antociani, dall’azione antinfiammatoria in grado di combattere numerose patologie.
In particolare, i frutti rossi riducono i marcatori infiammatori alla base delle malattie cardiache.
Dal potere antinfiammatorio e depurativo, questa sostanza ha delle incredibili proprietà.
Basti pensare, infatti, che la sua assunzione riduce il rischio di patologie a carico del sistema cardiovascolare, obesità, cancro e Alzheimer.
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Si tratta di una spezia dalla tipica colorazione aranciata che non può mancare nella dieta antinfiammatoria.
Infatti, è in grado di contrastare i sintomi di malattie come diabete, artrite e sindrome metabolica grazie alla presenza di una sostanza nota come curcumina.
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Da consumare a crudo e in quantità controllate, l’olio di oliva è un vero e proprio toccasana all’interno della dieta antinfiammatoria.
Infatti, si tratta di uno dei grassi più sani che possiamo introdurre nella nostra alimentazione.
La sua azione abbassa il rischio di insorgenza di disturbi come il cancro al cervello e le malattie a carico dell’apparato cardiovascolare.
Basti pensare che la sua azione antinfiammatoria è stata paragonata a quella di farmaci a base di ibuprofene.