Comprare delle auto elettriche oppure ibride comporta tutta una serie di vantaggi garantiti da appositi provvedimenti statali, di quali si tratta.
Auto elettriche, arrivano altri grossi incentivi per quanto riguarda l’acquisto di vetture alimentate a corrente. E lo stesso vale anche per quelle ibride. Il tutto rientra nel novero del piano anticrisi legato all’aumento delle bollette, e risponde anche alla affermazione di politiche ecosostenibili che il Governo ha intenzione di attuare gradualmente nel giro di pochi anni.
Gli incentivi per chi intende comprare auto elettriche od ibride ammontano a ben otto miliardi di euro ogni anno da qui fino al 2030, come confermato dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Una delle intenzioni dell’Esecutivo Draghi è quello di implementare su suolo nazionale gli impianti nei quali fabbricare microchip, indispensabili per il funzionamento delle auto elettriche.
Ad oggi invece c’è una fortissima dipendenza dalla Cina a causa dell’export. Inoltre il Mise intende anche avvalersi degli investimenti di eventuali soggetti privati intenzionati a far crescere questo settore, che può rappresentare una buona opportunità imprenditoriale per ottenere ricavi.
Auto elettriche, i grossi vantaggi se ne acquisti una
Tra l’altro i microchip non sono necessari solamente per l’industria delle auto elettriche ed ibride ma interessano in maniera diretta anche diversi altri ambiti. Gli incentivi per comprare vetture alimentare del tutto oppure parzialmente ad elettricità sono contenuti anche nel cosiddetto Ecobonus auto.
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Questo provvedimento stabilisce tutta una serie di agevolazioni, tra detrazioni fiscali e sospensione del pagamento del bollo auto per i cinque anni successivi all’acquisto di un veicolo compatibile. Inoltre il bollo stesso risulterà poi di più basso importo vita natural durante, a partire dal sesto anno.
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Le nuove introduzioni del Governo dovrebbero premiare ulteriormente i mezzi elettrici il cui calcolo di rilascio di CO2 va dagli zero ai sessanta grammi di CO2 per ogni km fatto.
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Con il resto destinato invece a quelli che fanno registrare delle emissioni comprese a loro volta tra i sessantuno ed i centotrentacinque grammi per ogni km macinato.