Una novità importante contraddistinguerà a breve il cassetto previdenziale INPS. Ci sarà un passaggio che riguarderà tutti i cittadini entro pochi giorni. Di cosa si tratta e quale sarà la variazione in questione.
Cassetto previdenziale INPS, dal 1° marzo prossimo si cambia. In tale data infatti questo servizio fornito dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non risulterà più valido. E per consultare tutte le informazioni che fanno riferimento a quelli che sono i propri dati in materia di contribuzione sarà obbligatorio muoversi solamente online.
Il corrispettivo in formato virtuale è disponibile già da dicembre 2020 e, dopo un periodo di quattordici mesi di coesistenza, è giunto il tempo per il vecchio sistema di andare in soffitta.
La fruizione online del cassetto previdenziale INPS è contraddistinta anche da tutta una serie di altre funzioni che hanno lo scopo di rendere più comoda la vita agli utenti.
Potrebbe interessarti anche: Assegno INPS, un pensionato che fa questo rischia di perderlo
In questo senso prosegue la politica di cambiamento dei servizi concessi dalla Pubblica Amministrazione nel nome della velocità, della semplicità e della maggiore fruizione rispetto al passato.
Potrebbe interessarti anche: Ammortizzatore sociale, fino a 1600 euro dall’INPS: come fare domanda
Ovviamente abbiamo la possibilità di salvare tutto ciò che ci interessa in quello che è il nostro cassetto previdenziale INPS consultato online. E di potere anche stampare il tutto. Il 2021 ha rappresentato una finestra di tempo di adattamento per chi era abituato al vecchio sistema.
Potrebbe interessarti anche: Bonus casalinghe, l’assegno scatta anche in vacanza: come averlo
Ora tutto diventa online e può essere facilmente consultato da casa con un pc o con uno smartphone. Per avere un aiuto maggiore si può sempre fare riferimento ad un Patronato CAF, che è un servizio convenzionato proprio con l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Potrebbe interessarti anche: Pensione anticipata, 4 anni garantiti se sei in questa situazione
E che per alcuni dei servizi proposti non andrebbe mai pagato, ad esempio per quanto concerne il calcolo di quello che è l’ISEE dell’ultimo anno di reddito al quale si deve fare riferimento.