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Digitale terrestre, lo switch off uccide le emittenti minori: “Costi altissimi”

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Il procedimento di passaggio dal vecchio al nuovo segnale di trasmissione del digitale terrestre comporta un enorme problema: tante realtà sono a rischio.

Antenne tv (Pixabay)

Digitale terrestre, non ci sono soltanto buone notizie. Lo switch off è in corso d’opera ed è stato completato già in Sardegna, ed ora si sta svolgendo in tutto il Nord Italia tranne che in Liguria. Tale regione sarà interessata assieme alle aree del Centro dalla fine della primavera in avanti.

Toccherà poi al Sud procedere con il cambiamento dello standard di segnale al formato MPEG-4. In questo consiste la procedura che sta riguardano il digitale terrestre. E che si è resa necessaria per riassegnare le frequenze alle emittenti televisive italiane.

Difatti quelle vecchie sono state assegnate ai gestori telefonici per la diffusione del 5G. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha riservato nuove posizioni alle emittenti, e questa cosa prevede anche delle variazioni nelle posizioni fino ad oggi consuete detenute da alcuni canali del digitale terrestre.

Digitale terrestre, tante emittenti sono in grossa difficoltà

Antenna per captare segnali (Pixabay)

In virtù di ciò alcune reti non ci sono più, altre hanno conosciuto uno spostamento di posizione e simili. Per potere visualizzare correttamente la lista dei canali occorrono necessariamente un televisore od un digitale terrestre di nuova generazione, prodotti almeno dal 2018 in avanti. Altrimenti non sarà possibile agganciare i nuovi segnali.

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Esistono però anche degli altri problemi, che rischiano di fare sparire quelle che sono le emittenti più piccole. Infatti c’è da sostenere un costo molto elevato per occupare determinate frequenze. E si parla di un aumento di circa cinque volte rispetto a prima.

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Alcune di queste emittenti rischiano di non trovare i soldi necessari per pagare le società che si sono aggiudicare le frequenze e che vendono od affittano le stesse alle realtà che ne fanno richiesta.

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Da più parti si richiede un intervento forte da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. È necessario inserire delle garanzie dopo avere analizzato a fondo il caso.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.