Si pensa che il cervello inizi a rallentare quando si è giovani, in realtà c’è un’età ben precisa di inizio del processo di declino cognitivo.
Il cervello è l’organo principale del sistema nervoso centrale. È presente nella maggior parte degli essere viventi. Nell’uomo ha caratteristiche molto complesse che non sono ancora state chiarite completamente del tutto. Questo organo è alla base di tutto, del nostro vedere, sentire, percepire, elaborare le informazioni, ragionare, prendere decisioni, muoverci.
Infatti, tutti i comandi e gli stimoli arrivano dal o al cervello. Tuttavia, come tutti gli altri organi del nostro corpo, per prima cosa deve essere mantenuto in salute, controllato. Ma ci sarà un momento in cui, come gli altri, inizierà a rallentare, a funzionare meno ed è lì che si percepirà l’inizio del declino cognitivo. Ci sono malattie mentali, come la demenza, che lo accelerano in pochissimo tempo. Se si è in salute, però, questo processo inizia comunque con la vecchiaia.
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Da un recente esperimento sembra che il cervello non inizi a rallentare intorno a 20 anni, come era stato sempre sostenuto fino ad ora, ma che inizi molto più tardi. Vediamo qui di seguito tutti i dettagli della ricerca.
Mischa von Krause, ricercatore dell’Università di Heidelberg, in Germania, ha condotto un esperimento in cui ha notato cose molto interessanti che si verificano nel cervello delle persone di diverse età. Lui ha analizzato più di 1 milione di persone dai 10 agli 80 anni. I partecipanti all’esperimento dovevano scegliere delle etichette da mettere sul volto corrispondente, oppure ordinare parole e immagini.
Fino ai 20 anni l’attività cerebrale è molto veloce ed attiva ed effettivamente dopo i 20 anni si verifica un rallentamento. Lo studioso, però, ha individuato questa lentezza nella maggiore voglia di pensare e fare la scelta giusta, tipica dell’età adulta. Quindi, in verità le funzioni cerebrali aumentano di velocità fino a 20 anni e poi si arrestano e rimangono costanti fino ai 60.
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È proprio nei 60 anni che inizia il processo di declino cognitivo. Nonostante il numero di partecipanti sia stato molto elevato e i le conclusioni abbastanza forti e sicure, il team di ricerca non ha intenzione di fermarsi ma di continuare a indagare sul meccanismo del cervello nelle varie fasi della vita.