Uno studio condotto dalla società economica Element Energy ha decretato il riscaldamento ecologico per la casa più green. Le ultime ricerche.
La società economica Element Energy ha condotto uno studio sui sistemi di riscaldamento domestici al fine di individuare quello più green, funzionale ed economico. La ricerca ha tenuto in considerazione diversi fattori come: tipologie di abitazione differente e varie fonti di calore. Tutti i dettagli.
Il riscaldamento per la casa più green ed economico: gli ultimi studi
Altroconsumo ha finanziato una nuova ricerca, condotta dalla società di analisi economica Element Energy, sul riscaldamento domestico del futuro. Inoltre, lo studio aveva come obbiettivo quello di individuare la tipologia di riscaldamento per la casa più green, efficiente ed economico.
Per fare questo, i ricercatori si sono avvalsi dell’aiuto dell’organizzazione consumatori di Repubblica Ceca, Polonia e Spagna. L’analisi ha comparato diverse forme di riscaldamento (pompe a calore elettriche, pompe a calore ibride, caldaie a idrogeno) in due tipi di condizioni abitative: case unifamiliari e condomini.
L’obbiettivo era stabilire una stima dei costi complessivi di queste pompe di calore, considerando che un migliore isolamento delle abitazioni avrebbe garantito un risparmio del 4%. Questo ultimo dato risulta fondamentale se si pensa che tra il 2021 e il 2022, gli italiani hanno dovuto fronteggiare un innalzamento notevole dei prezzi delle bollette di luce e gas, tra i quali rientra naturalmente il riscaldamento.
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I risultati del test
I tre sistemi di riscaldamento maggiormente utilizzati in casa sono dunque:
- pompe a calore elettriche: sistemi di ultima generazione che utilizzano aria e acqua per riscaldare dai pavimenti o dai termosifoni;
- pompe a calore ibride: elettriche e a idrogeno;
- caldaie a idrogeno: sfrutta come risorsa primaria la combustione dell’idrogeno.
I risultati del test hanno stabilito che, attualmente, l’opzione più green, efficiente ed economica è quella del riscaldamento a pompa di calore. Secondo l’analisi, infatti, risulta meno dispendioso del 90/140% rispetto ad una caldaia idrogeno e del 35% rispetto ad una pompa a calore ibrida.
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“Una transazione ecologica è quanto mai necessaria”, afferma Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo. A fronte dei rincari di luce e gas, la ricerca dovrebbe impegnarsi al fine di diminuire la dipendenza da metano ed energia importata da paesi esteri.
