La dieta chetogena è un regime alimentare basato sull’eliminazione degli zuccheri: le fake news e i falsi miti da sfatare
Il regime alimentare della dieta chetogena stravolge quelli classici a cui siamo abituati ed elimina tutta una serie di cibi zuccherini. Partendo dal caffè che deve essere preso rigorosamente amaro. L’energia che ci consente di affrontare questo tipo di programma alimentare viene assunta dalle proteine e principalmente dai grassi (grassi saturi).
Quest’ultimi definiti anche “grassi buoni” sono contenuti, ad esempio, nell’olio extra vergine d’oliva, in quelli di pesce (come l’olio di fegato di merluzzo), nel salmone, nella frutta secca e in altri frutti come l’avocado. Prima di intraprendere un certo tipo di regime alimentare chetogeno è opportuno rivolgersi a un medico e fare delle analisi del sangue per escludere eventuali patologie.
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Miti da sfatare della dieta chetogena
Il primo mito da sfatare riguarda il periodo in cui si può seguire la dieta chetogena. Molti pensano che bisogna seguirla solo per un breve periodo ma al contrario se guidati adeguatamente da un nutrizionista o un altro medico dietologo può essere condotta per un tempo più lungo rispetto alle tradizionali tre settimane.
Un medico specialista o un nutrizionista saprà guidarci al meglio innanzitutto con una prima visita in cui ci farà un’anamnesi patologica e fisiologica personale e familiare per assicurarsi che non vi siano complicanze e impedimenti verso il regime alimentare chetogeno. Ci sono malattie come quelle cardiovascolari in cui è sconsigliato cominciare questo tipo di dieta.
Questa dieta si basa sulla chetosi perché dagli acidi grassi si producono i chetoni. Ad esempio un soggetto diabetico non riesce a smaltire tutti gli zuccheri visto che ha poca insulina o non ne ha affatto. I carboidrati in eccesso quindi si trasformano in acidi e già va in chetosi.
Quindi se questo individuo intraprende un’alimentazione chetogena c’è un eccesso di questa condizione che già di per sé vive. È dunque sconsigliato farla. In particolare, i soggetti con diabete mellito di tipo 1 vivono una condizione definita chetoacidosi.
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Un’altra fake news è che spesso la dieta chetogena viene associata con quella iperproteica ma non è esatto visto che le proteine in eccesso, assunte in grosse quantità, si trasformano in zuccheri e non fanno andare il corpo in chetosi. Quest’ultima condizione è data invece dai grassi buoni.
Infine i carboidrati non sono fondamentali per il nostro organismo visto che quest’ultimo è già in grado di produrre glucosio dai grassi saturi e dalle proteine. Per assumere questi nutrienti invece il corpo li deve introdurre attraverso l’alimentazione. Il consiglio rimane tuttavia sempre quello di rivolgersi a un medico o nutrizionista prima di intraprendere qualsiasi tipo di regime alimentare come la dieta chetogena.