L’habitat naturale del Ylang-Ylang è il terreno acido della foresta pluviale ed ha suscitato la curiosità dell’erboristica occidentale per le sue proprietà. Vediamo perchè.
La Cananga Odorata o, più comunemente nota con il nome di Ylang Ylang, è un albero tropicale distribuito soprattutto in India, Australia, Indonesia, Nuova Guinea e Filippine.
Il suo nome infatti deriva dal significato del termine ilang che in lingua tagalog, la lingua ufficiale delle Filippine, è quello di “regione selvaggia”, o da ilang-ilan ossia “non comune”, in riferimento all’aspetto e al particolare aroma.
Dai fiori di Cananga odorata, di colore giallo-verde e caratterizzati da un minimo di tre e un massimo di cinque petali oblunghi e arricciati, è possibile ricavare un prezioso olio essenziale.
Per il suo profumo particolarmente aromatico, derivato dalla distillazione dei fiori, risulta un ottimo protagonista per la realizzazione di profumi e prodotti di cosmesi.
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Il profumo di quest’olio induce infatti degli stimoli olfattivi in grado di distendere il sistema nervoso, proprietà che lo rende un grande alleato dell’aromaterapia. Ma l’aroma non è la sola qualità di cui poter beneficiare.
Sembrerebbe infatti che l’olio di Ylang Ylang sia in grado di migliorare l’umore e stimolare il desiderio sessuale, che sia, insomma, un potente afrodisiaco!
É inoltre un toccasana per tutti i tipi di capelli: dai fiori di Cananga odorata, come riporta l’Erbecedario, oltre all’olio di Ylang Ylang che è più prezioso per l’alta quantità di principi attivi, è possibile ricavare l’olio di Macassar.
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Quest’ultimo, rappresentando una frazione del fitocomplesso, risulta sì meno pregiato, ma un eccellente nutriente per i capelli. Dall’applicazione di questo olio, in commercio sotto forma di maschera, crema o lozione, i capelli risultano infatti rinvigoriti, idratati e rimpolpati.
Avvertenze: l’uso dell’olio essenziale non ha alcun tipo di controindicazione, ma è ovviamente sconsigliato l’utilizzo qualora si soffra di allergie e pelle sensibile.