Febbraio è un buon mese per fare diversi lavori nel proprio orto seguendo le fasi della luna. Ecco che cosa si dovrebbe fare.
Siamo ormai a metà del mese di febbraio. In molti pensano che nella stagione fredda, come questa, non si debba fare nulla nel proprio orto ma non è così. Probabilmente c’è più da fare durante l’inverno per le piante, i fiori e le semine di quanto non ce ne sia poi durante la stagione calda. Infatti, in inverno bisogna pensare a proteggere le piante e a organizzarsi con le semine.
Inoltre, lo stesso mese di febbraio si divide in due fasi molto importanti per i contadini. Dall’antichità c’è l’usanza, per chi coltiva la terra, di osservare la luna e le sue fasi. Si pensa che queste influenzino i raccolti. Quindi, in questo mese bisogna fare attenzione in quale fase lunare ci si trova e poi agire di conseguenza.
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In base alla luna ci sono piante che vanno seminate e piante che devono ricevere la proprio potatura in modo da crescere poi più forti di prima. Vediamo qui di seguito tutti i dettagli in base alle usanze e alle consuetudini dei contadini più esperti.
Lavori da fare nell’orto in base alle fasi della luna: la semina e la potatura
Secondo i contadini il mese di febbraio è da dividere in due parti:
- 1-15 febbraio, Luna crescente: in questa fase lunare da sempre c’è la consuetudine di piantare piante specifiche. Queste sono i pomodori, le melanzane, lattuga, rucola, spinaci, piselli. Queste sono le piantine che si devono piantare nell’orto, sarebbe meglio in un posto riparato, ma comunque esposte alla luce del sole. In giardino sarà il caso di trapiantare le piante da frutto e quelle rampicanti, mentre per quanto riguarda la potatura, iniziate dalle rose;
- 16-28 febbraio, Luna calante: la prima cosa da fare è concimare il terreno e poi dedicarsi alla semina di aglio e cipolla, sedano e barbabietole. Per quanto riguarda la potatura, invece, si può passare agli ulivi, alle piante dei frutti di bosco, alle siepi. Va bene anche dedicarsi a piante più piccole come le ortensie.
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Nella tradizione dell’agricoltura si è pienamente convinti che suddividere il lavoro in questo modo permetta alla terra di accogliere meglio le piante e poter dare dei raccolti molto abbondanti.
