Ci sono alcuni salumi che è sconsigliato mangiare quando si ha il colesterolo alto. Vediamo quali sono e quelli che invece vanno bene.
Il cibo è vario e al giorno d’oggi c’è tanta disponibilità di qualsiasi cosa. Questo rende le cose un po’ complicate sia per le scelte, ma soprattutto per la salute. Moltissime persone adorano mangiare e mangiano di tutto, ma l’alimentazione deve essere tenuta sotto controllo, così come lo stile di vita se si vuole continuare a mantenere una buona salute.
Infatti, tra gli alimenti più consumati ci sono i salumi e gli affettati. Bene, di questi, però, ce ne sono alcuni molto grassi e alcuni meno che possono andar bene in una dieta equilibrata. Chi ha qualche disturbo come il colesterolo alto dovrebbe fare attenzione a quali sono i migliori da assumere. Il colesterolo è prodotto dal nostro organismo, ma ciò che arriva dal cibo è importante, lo incrementa e può provocare dei danni.
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Basta pensare che il colesterolo cattivo va a depositarsi nelle arterie creando una placca che impedisce il passaggio del sangue. Quindi, combinato con un’alta pressione può provocate una trombosi, un ictus e problemi al cuore, come l’infarto.
Diciamo che i salumi da evitare sono quelli più elaborati e quelli che contengono molti grassi. Stiamo parlando della mortadella, ad esempio, della pancetta e del salame, della salsiccia. Questi contengono molti grassi saturi e non fa bene al colesterolo. Anche se i livelli di colesterolo possono sembrare gli stessi di altri salumi, la presenza poi dei grassi fa la differenza.
Quelli che si possono mangiare, invece, anche se nelle giuste quantità e non in modo incontrollato, sono questi: prosciutto cotto, prosciutto crudo, speck, bresaola, fesa di tacchino. Questo tipo di salumi contengono da 50 a 70 mg di colesterolo per 100 g di prodotto ma sono molto poveri di grassi e di carboidrati. Possono fornire molte proteine, sali minerali e vitamine.
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Tuttavia, ripetiamo che sono affettati e salumi che si possono mangiare nelle giuste quantità con problemi di colesterolo e alta pressione. Le quantità devono essere stabilite da un nutrizionista esperto per non andare incontro a un aumento del colesterolo, del grasso e della pressione sanguigna. In fondo, tutti gli affettati hanno una buona dose di colesterolo al loro interno.