Lacrimazione eccessiva dell’occhio. Dietro questa condizione, chiamata epifora, possono esserci una moltitudine di cause: vediamo le principali
L’occhio è lo specchio dell’anima: sì, ma uno specchio fragilissimo che si rompe se lo tocchi con un dito. Spesso i nostri occhi, pur nella loro funzione, si irritano in un non nulla. Tra le sintomatiche dell’irritazione, oltre alla lacrimazione di cui parleremo qui diffusamente, altri sintomi come bruciore o dolore vero e proprio nel muovere le pupille.
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La lacrimazione eccessiva viene chiamata, in gergo medico, epifora. Il termine, di origine greca, descrive perfettamente la condizione in cui ci si può trovare. Una condizione assai fastidiosa, in verità; essa però è facilmente risolvibile.
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Tende infatti a risolversi nel giro di qualche giorno in modo spontaneo. Quando ciò ci accade, teniamo in mente che l’occhio è fragile e non solo: esso è esposto, molto più del resto del corpo, all’esterno. Si capisce quindi quante e quali siano le cause che possono determinare in noi l’apparizione di una lacrimazione abbondante.
Potrebbe anzitutto trattarsi di un agente esterno che ha irritato la pupilla. Assicuriamoci in tal caso che il corpo estraneo non sia ancora nel nostro occhio ( anche se dovrebbe spontaneamente fluire con la lacrimazione dell’occhio). Potrebbe trattarsi anche della qualità dell’aria: le particelle di smog irritano la mucosa dell’occhio. Influisce anche la temperatura dell’aria.
Potrebbe inoltre trattarsi anche di cause interne all’occhio: un calo della vista di cui non ci si è ancora accorti, una secchezza della mucosa, congiuntiviti e in generale le possibili infezioni batteriche a cui un occhio può essere soggetto.