Attacco di cuore e arresto cardiaco: la differenza e la relazione tra i due

L’attacco di cuore e l’arresto cardiaco non sono la stessa cosa. Vediamo quali sono le differenze e che relazione c’è tra i due.

elettrocardiogramma
Elettrocardiogramma (da Pixabay)

Il cuore è l’organo che sta al centro del nostro sistema circolatorio, che pompa il sangue in tutti i vasi sanguigni che raggiungono tutte le parti del nostro corpo. La salute del cuore è fondamentale perchè potrebbe essere interessato da una serie di disturbi e di malattie.

In genere, quelle che spaventano di più sono l’attacco di cuore e l’arresto cardiaco. Sono due condizioni simili, che possono portare alla morte, ma in realtà sono differenti tra loro per una serie di elementi. Quindi, non bisogna commettere l’errore di pensare che siano la stessa cosa, i sintomi e i trattamenti sono diversi.

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Con l’età il cuore si indebolisce, per questo è molto importante fare controlli periodici di analisi del sangue e di visite specialistiche specifiche. Non solo quando si ha una certa età, ma anche in presenza di sintomi e patologie. Ma vediamo qui di seguito la differenza tra le due condizioni appena nominate.

Attacco di cuore e arresto cardiaco: differenza e relazione

infarto silenzioso
(Pinterest, cettinella.com)

Un attacco di cuore o un infarto vuol dire che il cuore è danneggiato in una sua parte e i sintomi possono andare avanti per ore. Invece, un arresto cardiaco significa che il cuore smette di battere all’improvviso. Sono due cose diverse, ma scendiamo nei dettagli.

Infarto o attacco di cuore

Quando si verifica un infarto vuol dire che un’arteria si è ostruita e che non c’è stato il passaggio del sangue che potesse arrivare al cuore. Per questo motivo la parte che non ha ricevuto sangue e ossigeno si è danneggiata. Il cuore non smette di battere, ma quella parte che non ha ricevuto quello che doveva ricevere inizia a morire. Dunque, il corpo inizierà a dare segnali.

In questo caso si possono avvertire fitte al petto, mal di stomaco, affaticamento, mancanza di respiro, intorpidimento alle braccia e alle gambe. I sintomi non sono uguali in tutte le persone e non sono della stessa identità. Una persona può avere un infarto in corso e accorgersene dopo giorni, settimane addirittura.

Arresto cardiaco

Nel caso in cui si verifichi, invece, un arresto cardiaco, significa che il cuore ha un problema elettrico e che smette di battere. I sintomi che la persona avvertirà sono dolore, mancanza di ossigeno, vertigini e perdita di coscienza. A quel punto in pochi minuti smetterà anche di respirare. Se non si interviene tempestivamente per riattivare il cuore la persona morirà.

Dagli studi effettuati pare che una persona possa avvertire qualche sintomo nelle settimane precedenti ad un arresto cardiaco. Tuttavia, non è così facile capire che qualcosa non va. Un attacco di cuore può portare ad un arresto cardiaco, ma non si verifica in tutti i casi.

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La maggior parte degli attacchi di cuore non provoca un arresto cardiaco. Tuttavia, un attacco di cuore può aumentare il rischio di un arresto cardiaco, soprattutto nei sei mesi successivi. Si stima che il 75% delle morti per arresto cardiaco siano state a seguito di episodi di infarto.

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