Cosa succede nel caso di nonni che provvedono al sostentamento dei loro nipoti? Possono avere anche loro diretto ad avere l’assegno unico universale?
Assegno unico universale, la maggior parte dei cittadini aventi diritto ha inoltrato domanda per potere avere un sostegno ulteriore attraverso il quale provvedere nel modo più dignitoso possibile ai propri figli. ma il provvedimento dello Stato e per avere il cui occorre interfacciarsi con l’INPS riguarda anche altre figure parentali.
Infatti anche nonni e nipoti sono interessati dall’assegno unico universale. Da marzo 2022 pure quest’ultimi possono inoltrare regolare domanda per il sussidio, come lo stesso Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fatto sapere in una apposita circolare.
Tra l’altro la Manovra Finanziaria del 2022 ha fatto sparire una serie di provvedimenti, per rimpiazzarli in questo caso specifico proprio con l’assegno unico universale. Ad esempio non ci sarà più il Bonus Bebè, inglobato nel rivisto suddetto assegno unico. E non sparisce anche l’assegno familiare ANF.
Assegno unico familiare, spetta anche a nonni e nipoti ma in un caso
Per fortuna l’INPS ha precisato che anche per nipoti a carico dei nonni invece il suddetto assegno familiare avrà regolare validità. Ovviamente bisognerà soddisfare determinati requisiti. Per esempio i nipoti dovranno essere affidati ai nonni o sottoposti a misure analoghe.
Non sussisteranno invece situazioni per esempio nelle quali i genitori non sono più in vita e quindi i nipoti vengono adottati dai nonni. Inoltre la richiesta per usufruire dell’assegno universale va necessariamente avanzata da uno dei genitori.
Vigono poi degli specifici paletti vincolati all’ISEE dei nonni. Con 15mila euro o meno si ha diritto a 175 euro per ogni nipote mantenuto. Ogni cento euro in più di ISEE porta poi ad avere 50 centesimi in meno, con un diminuire progressivo del sussidio man mano che il proprio reddito annuo sale.
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Cosa succede se il figlio o nipote a carico è maggiorenne
Il sostegno si applica ai ragazzi fino ai 21 anni di età che siano ancora a carico del parente, che siano iscritti regolarmente alla scuola superiore, ad un Istituto tecnico superiore, all’università o a dei corsi di formazione professionali regionali. Oppure a dei corsi di Istruzione e formazione tecnica superiore.
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L’assegno spetta pure se i ragazzi stanno svolgendo un tirocinio o se hanno un reddito che non supera gli 8mila euro all’anno. E se sono dei disoccupati regolarmente iscritti al collocamento, oppure se svolgono il servizio civile universale.
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Nel caso dei maggiorenni il bonus massimo ottenibile è di 85 euro a testa, fino ad un minimo di 25 euro, sempre al mese, con delle possibili maggiorazioni a seconda dei casi.