Diete imposte, sono deleterie su tutti i fronti: perché non funzionano e perché, molto spesso, ci portano ad accumulare ancora più peso
I rapporti umani sono cosa assai complicata: quanto spesso sentiamo cose come “ho messo a dieta mio marito” \ “Ho preparato una dieta per mia figlia”\ o varie ed eventuali? Queste frasi, oltre ad essere tossiche a livello emotivo – perché dovremmo imporre ad una persona consenziente in grado di decidere per sè una dieta- sono dannose anche a livello fisiche. Vediamo perché.
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Una dieta è un cambiamento importante nel nostro stile di vita. Qualsiasi sia lo scopo che stiamo perseguendo con la dieta stessa, è di fondamentale importanza che ci sia volontà di fondo. Che sia perché vogliamo togliere dei chili di troppo, o magari metterli, che sia perché abbiamo problemi di natura medica, o perché non ci piacciamo allo specchio, la dieta deve essere una scelta che si è compiuta in maniera autonoma, possibilmente consapevole.
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Non basta infatti che la si scelga ma che si abbia la consapevolezza reale di quel che si sta facendo. Un buon nutrizionista dovrebbe, in parte, cercare di guidarci anche in tal senso. Imporre a qualcuno una dieta è catastrofico sotto molti punti di vista. In primis perché la dieta che faccio io, dove io lo diciamo come identità virtuale che ci aiuti nella spiegazione, può non essere tagliata per un’altra persona.
In secondo luogo perché appunto manca l’ingrediente principale, ossia la volontà. Una persona che non vuole seguire una dieta, non solo sicuramente non la seguirà, ma la vivrà come un’imposizione pesantissima. Potrebbe inoltre instaurarsi in lui la volontà di trasgressione che lo porterebbe , più spesso, a mangiare più di quanto non facesse prima.