Sono tante le cause negative che hanno portato alla situazione di spesa aumentata. E contestualmente a ciò, alcuni beni di prima necessità stanno diventando rari.
La spesa è aumentata per quanto riguarda il suo costo medio, con i prezzi di molti generi alimentari di prima necessità che sono schizzati verso l’alto. In alcuni casi arrivando a sfiorare anche il doppio del loro corrispettivo registrato nel corso del 2021. E questo si traduce ovviamente in un maggiore esborso per i consumatori.
Ma non bisogna fare i conti solo con la spesa aumentata: ci sono rincari pesanti anche in altri settori. I carburanti hanno raggiunto prezzi elevati che non si vedevano dal 2014, con il diesel che ha superato e di molto quota 1,6 euro al litro, mentre la benzina si avvicina pericolosamente a 1,8 euro al litro.
E poi ci sono i fortissimi rincari anche per quanto riguarda i consumi di energia elettrica e gas. Per una situazione negativa che pesa sulle tasche dei cittadini ma anche sui consumi in generale. Si è venuta a creare una situazione negativa con un rallentamento della produzione ed un generale abbassamento della offerta in relazione alla domanda.
Spesa aumentata, diversi i fattori
Per questo assistiamo ad una spesa aumentata al supermercato, a fronte di una diminuzione di molti tipi di merci che in passato riuscivamo a reperire invece facilmente.
Come ultima conseguenza di tutto questo quindi assistiamo ad una salita mostruosa dei prezzi ed anche a delle difficoltà a livello occupazionale. Limitatamente alla spesa consueta che facciamo ogni giorno nei supermercati e nei negozi di alimentari, sta diventando sempre più difficile trovare frutta, verdura e pesce.
I motivi sono diversi: come detto, gli aumenti delle bollette e dei carburanti rallentano la produzione, come specificato dalla Coldiretti. Il gasolio per i pescherecci ha raggiunto prezzi stellari, causando un calo evidente delle sessioni di pesca. E le coltivazioni di frutta e verdura pure ne risentono.
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Materie prime costose e raccolti distrutti
A tutto ciò bisogna però aggiungere anche alcuni imprevisti disastrosi legati alle stramberie del clima, che hanno portato ad allagamenti o siccità fuori stagione od in posti che non erano contraddistinti da simili eventi. E che hanno distrutto parte dei raccolti, contribuendo a fare alzare il costo delle merci.
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Inoltre ci sono anche tutte le difficoltà legate alla pandemia, che da due anni hanno ulteriormente rallentato la situazione generale. E siccome piove sempre sul bagnato, sono aumentati esponenzialmente anche i costi delle materie prime necessarie per creare gli imballaggi, tra vetro, plastica e carta.
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Tornando all’ambito della spesa di tutti i giorni, stanno diminuendo in presenza zucchine, melanzane e carciofi, a causa anche di gelate non previste nelle ultime settimane.