Paracetamolo: si può considerare un farmaco sicuro?

Il paracetamolo è un farmaco molto diffuso e consumato, anche perché considerato più sicuro rispetto ad altri. Ma è proprio così?

paracetamolo farmaco sicuro
Pastiglie di paracetamolo (Pixabay)

Il paracetamolo è un farmaco ad azione antipiretica e analgesica, utilizzato da solo oppure insieme ad altre sostanze. Comunemente conosciuto in Italia come Tachipirina, il realtà questo farmaco si può trovare in commercio sotto diversi nomi.

Utilizzato specialmente nell’ultimo periodo come valida terapia domiciliare per trattare il Coronavirus, il paracetamolo è fortemente consigliato perché ritenuto meno dannoso rispetto ad altri farmaci, come ad esempio l’ibuprofene, che può aumentare la pressione sanguigna. Ma è davvero così?

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE —> Paracetamolo, aspirina e ibuprofene: quando assumerle e quale scegliere

Perché il paracetamolo viene considerato un farmaco sicuro. È davvero così?

paracetamolo farmaco sicuro
Paracetamolo (Adobe Stock)

I medici prescrivono il paracetamolo come antidolorifico per trattare diverse problematiche, specialmente come rimedio contro  il mal di testa e la febbre. Ecco perché è da sempre ritenuto un farmaco sicuro rispetto ad altri. Uno studio svolto presso l’Università di Edimburgo, e pubblicato sulla rivista Circulation, ha però messo in discussione la questione, rivelando che in realtà il paracetamolo ha un effetto negativo analogo rispetto ad altri farmaci.

Lo studio ha infatti dimostrato che solo dopo quattro giorni di assunzione di paracetamolo è possibile riscontrare un aumento della pressione sanguigna. Inoltre, un uso regolare di questo farmaco (si parla di 4 g al giorno o di 8 compresse standard) potrebbe aumentare il rischio di ictus o malattie cardiache del 20%.

Ciò non vuol dire che il paracetamolo non sia sicuro. Ma è preferibile un’assunzione occasionale del farmaco. Un consumo prolungato potrebbe infatti portare a conseguenze negative, soprattutto per le persone che soffrono di malattie cardiache. Iain MacIntyre, uno degli autori dello studio, a tal proposito chiarisce: “Non parliamo di un uso a breve termine del paracetamolo per mal di testa o febbre, il che ovviamente va bene. Ma indica un rischio per le persone che lo assumono regolarmente a lungo termine, di solito per il dolore cronico”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE —> Paracetamolo: cosa succede se si combina con l’alcol

Come molti farmaci, dunque, anche il paracetamolo ha degli effetti collaterali e delle controindicazioni. Ecco perché è molto importante leggere il foglietto illustrativo e consultare il proprio medico prima di procedere con l’assunzione.

Gestione cookie