Tra dolore e sonno c’è una correlazione evidente, come dimostrano degli studi svolti in California e i cui risultati sono pubblicati sul Journal of Neuroscience
Ci sono svariati motivi per cui perdere il sonno è una disfatta. Difficoltà a concentrarsi il giorno dopo, malessere fisico, irritabilità, stanchezza diffusa. E sono anche molti, ahimè, i motivi che il sonno portano a perderlo. Uno studio recente ha tuttavia aggiunto una piccola pietra in più sulla questione sonno.
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Un’università in Calfornia ha confermato quel che da lungo tempo già si sospettava, chiarendo quale siano i rapporti tra il dolore e il sonno. I risultati illuminanti sono stati pubblicati sul Journal of Neuroscience.
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La ricerca è stata svolta sul campo, scegliendo un gruppo di ragazzi sani che avevano dormito bene. Sulle gambe di questi scelti è stato applicato un calore sempre crescente. In seguito alla “notte buona” diciamo così, i giovani sono stati più in grado di sopportare temperature di calore anche alte. In seguito però l’esperimento è stato ripetuto, tenendo conto della notte insonne che stavolta i ragazzi si portavano dietro. Ebbene, ora non solo i ragazzi provavano non fastidio ma dolore ma riuscivano a sopportare solo temperature più basse.
Il risultato a cui è arrivato lo studio è dunque abbastanza evidente: il sonno funziona da “analgesico” e non dormire ci rende più recettivi al dolore. Spiega il dottor Walker, uno dei medici che ha seguito l’esperimento ”La perdita di sonno non solo amplifica la percezione del dolore nel cervello, ma blocca anche i naturali centri analgesici”
A questo bisogna aggiungere qualcosa di già dimostrato: la mancanza di sonno non solo ci rende più percettivi al dolore ma anche agli stimoli esterni, rendendoci in genere irritabili e di cattivo umore.