Bonus Infissi 2022, vantaggi enormi: i tre modi per ottenerlo

Come fare per potere usufruire dei grossi incentivi forniti dal Bonus Infissi 2022. Tutte le vie di accesso percorribili per poterlo avere.

Bonus Infissi 2022 come ottenerlo
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Bonus Infissi 2022, trova posto anche questo provvedimento all’interno del lungo elenco di sussidi ideati dal Governo sia per rilanciare l’economia – in particolar modo quella dell’edilizia – che per aiutare le famiglie con basso reddito che necessitano però di compiere dei lavori ben specifici in casa.

Riguardo al Bonus Infissi 2022, come è possibile intuire si tratta di un modo per potere rimpiazzare gli infissi della propria abitazione con delle strutture più moderne e meglio capaci di garantire l’isolamento termico del proprio ambiente domestico.

Per potere avere accesso al Bonus Infissi 2022 è possibile perseguire tre strade:

  • Ecobonus;
  • Superbonus 110%;
  • Bonus Ristrutturazione;

Bonus Infissi 2022, come fare per richiederlo

Superbonus 110%: in questo caso si ottiene un rimborso sull’intera spesa affrontata, anche se sono richiesti dei precisi parametri. Ad esempio è necessario avere compiuto anche almeno una tipologia di lavori diversi in casa, come per esempio l’installazione del cappotto termico o l’efficientamento del proprio apparato di riscaldamento.

Se la propria abitazione (il condominio nel caso di un appartamento) viene promossa di almeno due classi energetiche, ecco che scatta il rimborso.

Ecobonus: scegliendo questa possibilità, lo sconto in totale sull’esborso sostenuto ammonta al 50%. Oltre a finestre ed infissi, il sussidio riguarda anche tapparelle, persiane, tende anti-sole, per un limite di spesa fissato in 60mila euro.

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Con Superbonus ed Ecobonus c’è anche il Bonus Ristrutturazione

Ristrutturazione casa
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Ed anche qui è richiesto il dimostrare di avere dato luogo ad un efficientamento della classe energetica della propria abitazione. Per usufruire dello sconto, lo stesso viene inserito nella propria dichiarazione dei redditi con quattro rate uguali per altrettanti anni. Un altro modo è l’avere uno sconto tramite cessione del credito oppure in fattura.

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Infine c’è il Bonus Ristrutturazione: anche qui la detrazione prevista è del 50%, ma senza l’obbligo di dovere compiere almeno un intervento principale in parallelo.

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Il tetto di spesa da non sottovalutare scende a 48mila euro rispetto all’Ecobonus e viene concessa come rimborso IRPEF in dieci rate equivalenti per altrettanti anni successivi all’accettazione della richiesta. Oppure, anche in questo caso, è possibile ottenere o la cessione del credito od uno sconto all’interno della fattura.

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