Legame+tra+DNA+e+sonno%3A+la+genetica+influisce+sulla+qualit%C3%A0
inranit
/2022/02/07/legame-dna-sonno-genetica-scoperta-scientifica/amp/
Salute e Benessere

Legame tra DNA e sonno: la genetica influisce sulla qualità

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Tra le nuove scoperte c’è la relazione tra genetica e qualità del sonno: in base al DNA si individua la natura del sonno di una persona.

Il sonno svolge un ruolo fondamentale per la sopravvivenza di ogni essere vivente (foto da Pixabay)

Tra le nuove scoperte c’è la relazione tra genetica e qualità del sonno: in base al DNA si individua la natura del sonno di una persona. Il cervello è un vero mistero e, anche oggi, nonostante i progressi scientifici e la tecnologia a disposizione, si fa fatica a interpretarlo. La natura del sonno è un mondo sommerso che gli scienziati fanno fatica a capire. Il sonno svolge un ruolo fondamentale per la sopravvivenza di ogni essere vivente, poiché rigenera il corpo e la mente.

Il fisico, mentre dorme, si ripulisce dalle tossine e si ricarica di energia, ma non tutti gli esseri viventi dormono allo stesso modo. E nemmeno dormono le stesse ore. Questo accade anche tra individui della stessa specie, come quella umana. Ciò accade per via del DNA. Sono abitudine dettate dalla propria genetica. Vediamo perché.

Potrebbe interessarti anche → Le luci di casa alterano il sonno: meglio dormire al buio

I dati scientifici: il sonno dettato dalla genetica

I dati scientifici: il sonno dettato dalla genetica (foto da Pixabay)

Secondo il dottor Giuseppe Plazzi, direttore dl Centro del Sonno dell’Irccs, ogni persona ha le sue abitudini. Non solo, perché ognuno di noi interagisce a modo proprio con gli agenti esterni, come la luce, le abitudini, la stanchezza e i ritmi della giornata. Ogni persona ha un personale orologio biologico, dettato dal cervello, che ne scandisce il ritmo circadiano. L’orologio biologico è la parte comune d ogni essere vivente, ma questo viene gestito in modo differente tra specie e specie.

E anche tra individui della stessa specie. L’orologio biologico regola le attività del sistema immunitario, i ritmi del metabolismo, gli ormoni e tanto altro ancora. Sono gli stessi geni che lo regolano per permettere agli esseri viventi di rigenerarsi durante la notte. Ma se la durata generale del ciclo sonno-veglia è uguale per tutti, cioè 24 ore, le ore per ricaricarsi non lo sono. Si tratta di predisposizioni genetiche, individui che hanno bisogno di più ore per rigenerarsi e altri che hanno bisogno di meno ore.

Il tutto è regolato dal DNA. Per gli scienziati è importante assecondare la propria natura. Ben poche persone hanno bisogno di cinque ore di sonno per rigenerarsi, ma esistono. Tutte le altre hanno bisogno di una media di otto ore (di qualità) per mettersi in forma. Alcune anche di nove o dieci. Dormire male e poco compromette la salute e la produttività quotidiana. Occorre rispettare il proprio ritmo, il difficile però è impostare i propri ritmi alle esigenze imposte dalla società.

Potrebbe interessarti anche → Le conseguenze della privazione del sonno sul benessere della pelle

Il ritmo frenetico imposto dalla società comporta carenza di sonno e stress

Il ritmo frenetico imposto dalla società comporta carenza di sonno e stress (foto da Adobe Stock)

Una vita frenetica, orari scolastici, di ufficio, appuntamenti vari, quasi sempre sono forzature che noi stessi ci poniamo, spezzando così il nostro naturale ritmo circadiano. Non a caso, la malattia dell’era moderna è lo stress, che spesso porta alla depressione. Inoltre, abbiamo adottato cattive abitudini che influiscono sul sonno e sul risposo, come l’uso dei dispositivi elettronici nelle ore serali.

Ma non solo, anche cene sempre più tardi, o spuntini notturni, serate infrasettimanali e il troppo lavoro incidono negativamente. La carenza di sonno comporta stress psicofisico, talvolta lo stress sfocia in depressioni, obesità, diabete, disturbi cardiovascolari e stati di ansia. Secondo alcune statistiche recenti, almeno i 40% della popolazione dorme meno di quanto dovrebbe.

In Italia, il 30% della popolazione ha carenza di sonno, mentre il 20% dorme male. Significa che un terzo della popolazione soffre di stress da carenza di sonno ed è affaticato, irritabile e poco produttivo. Un altissima percentuale della popolazione del mondo occidentale dorme poco, rischiando problemi di salute. Obesità, ictus e diabete sono correlati anche alla mancanza di sonno.

Potrebbe interessarti anche → Familiarità al diabete: le abitudini alimentari da adottare per chi è a rischio

Da sempre sottovalutato, ma ormai i medici considerano il 2dormire di qualità” importante quanto una dieta sana e l’esercizio fisico. Non a caso si stanno sperimentando metodi per migliorare la qualità del sonno. Secondo alcuni medici, ritardare l’orario di ingresso di uffici e scuole determinerebbe grandi benefici. Cosa impossibile da attuare? Certamente lo smart working ha migliorato notevolmente le condizioni di vita dei lavoratori.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

Pubblicato da
Andrea Cerasi