Il barefooting, ovvero camminare a piedi nudi, è un’abitudine che può portare notevoli benefici a chi la pratica senza però trascurare alcune controindicazioni
L’uomo, fin dall’origine della sua evoluzione, ha preferito camminare portando ai piedi dei calzari. Il motivo è molto facile da intuire in quanto in questo modo riusciva non solo a proteggersi dal freddo ma anche da ciò che poteva incontrare sulla sua strada.
Se si pensa quindi che fin dalla preistoria abbiamo pensato di coprire i nostri piedi è chiaro quanto l’abitudine di camminare scalzi possa attualmente sembrarci insolita. Eppure stare a piedi nudi può comportare notevoli vantaggi soprattutto quando si è piccoli.
Quest’abitudine, chiamata barefooting, è iniziata a diffondersi ormai da diverso tempo diventando una vera e propria filosofia di vita.
Chi la pratica infatti ritiene in questo modo di sentirsi più a contatto con il terreno e di riuscire a percepire in modo più nitido le vibrazioni che il suolo riesce ad infondere.
Camminare a piedi nudi permette indubbiamente di avere benefici importanti alla schiena grazie alla possibilità di compiere movimenti più liberi che distribuiscono meglio il peso del corpo. Con il barefooting inoltre si possono prevenire problemi legati alle gambe e al gonfiore ai piedi.
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Barefooting, a chi è consigliato camminare a piedi nudi
Camminare a piedi nudi è particolarmente indicato per i bambini in tenera età. Sono in tanti i pediatri infatti che consigliano di lasciar muovere i primi passi ai piccoli senza l’ausilio delle scarpe.
In questo modo hanno la possibilità di sviluppare meglio l’arcata del piede e di non rischiare di incorrere in problemi come il piede piatto.
Ai genitori è spesso consigliato di lasciar camminare a piedi nudi i bambini non soltanto a casa, purché la superfice sia pulita e non fredda, ma anche ad esempio in riva al mare.
Tale consuetudine può essere seguita ovviamente anche dagli adulti purché non abbiano alcune patologie. Ad esempio il barefooting è sconsigliato a coloro che soffrono di diabete, di artrite, alluce valgo e per coloro che hanno la tendenza a sviluppare ulcere.
In tutti questi casi infatti camminare a piedi nudi potrebbe accentuare i disagi legati a tali problematiche.
Per tutte le persone invece che sono in salute il barefooting può aiutare a migliorare la postura e l’equilibrio oltre agli innegabili effetti positivi dal punto di vista psicologico.
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È stato scoperto infatti che camminare scalzi riesce a ridurre di molto lo stress grazie alla sensazione di pace che il contatto diretto con il terreno infonde.
A tali benefici si aggiungono quelli legati alla circolazione e all’eliminazione delle tossine. Oltre a questi si riscontrano effetti positivi sul sonno e sulla respirazione e quelli evidenziati sul sistema immunitario.
In ogni caso prima di passeggiare senza calzature, per gli adulti come per i bambini, è bene prima assicurarsi di alcuni fattori. Innanzitutto che la superficie sia pulita per evitare infezioni e che non ci sia la presenza di elementi che potrebbero ferire il piede.