Delle violazioni che sono ancora frequenti in ambito finanziario riguardano la busta paga. Nel caso in cui si verifichi questa situazione sono guai molto seri.
Busta paga, una vera e propria salvezza per tanti. Tutti noi attendiamo con trepidazione quel momento del mese nel quale otteniamo il salario che ci spetta per il lavoro svolto. La cosa però potrebbe nascondere delle insidie.
Infatti le autorità di controllo in ambito finanziario hanno inserito dei paletti allo scopo di contrastare la circolazione in nero del denaro e l’evasione fiscale. Fenomeni che sono ancora ampiamente diffusi purtroppo, e che finiscono con il danneggiare i cittadini onesti che fanno il loro dovere e che pagano le tasse con parte dei proventi tratti dalla loro busta paga.
Bisogna prestare attenzione in particolare per un caso che coinvolge la stessa busta paga. Perché poi potrebbe sorgere il rischio di incappare in dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate che si potrebbero concludere con delle sanzioni estremamente severe.
Busta paga, in caso di violazione le multe sono extralarge
Nel caso di riscontrate irregolarità, compiute anche in maniera inconsapevole, ci attenderebbe una super multa che va dai mille ai 5mila euro. La cosa riguarda più nello specifico una precisa categoria, ovvero il datore di lavoro che inoltra la busta paga ai propri dipendenti per il lavoro svolto.
Perché c’è l’obbligo di tracciare il versamento degli stipendi, sempre e comunque, in base a quanto stabilito dall’art. 1, comma 913, del ddl n. 205/2017. Non farlo equivarrebbe inoltrare un pagamento in nero, con tutte le conseguenze negative del caso.
Ed attenzione anche a non limitarsi a lasciare la semplice firma in busta paga, perché a norma di legge essa non rappresenta una prova valida riguardo alla legittimità della operazione. Per cui bisogna prestare la massima attenzione per non incappare in delle brutte sorprese.
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Esiste comunque qualche eccezione
Inoltre, nel caso di più situazioni irregolari, non è prevista la cumulabilità. Questo vuol dire che per ognuno di questi casi il responsabile andrebbe incontro ad una sanzione amministrativa compresa tra i mille ed i 5mila euro.
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Come uniche eccezioni ci sono i pagamenti contraddistinti da rapporto di vincolo famigliare o per lavori domestici, regolamentati da CCNL.
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In certi casi anche borse di studio e prestazioni occasionali autonome potrebbero essere esenti dalle norme di tracciabilità, ma qui è meglio chiedere il consulto di un commercialista o di un patronato CAF.
