I consigli da mettere in pratica in caso di SPID scaduto. L’Identità Digitale potrebbe dare adito ad un messaggio di errori, al quale possiamo ovviare così.
SPID scaduto, cosa possiamo fare? Questa è una problematica nella quale alcuni di noi potrebbero imbattersi. Si tratta del Sistema Pubblico di Identità Digitale, concepito per facilitare la vita agli utenti e per consentire loro di avere un accesso immediato all’interno dei vari sistemi che vanno a costituire quello che è l’insieme offerto dalla Pubblica Amministrazione.
Dalle Poste all’INPS e molto altro, l’accesso per consultare i siti web istituzionali richiede l’Identità digitale. Lo stesso INPS da ottobre ha mandato in pensione il vecchio sistema basato sul pin personale.
Tutto questo rientra nell’ambito della volontà, da parte del Governo, di volere apportare uno snellimento ed una facilitazione di quelli che sono gli apparati burocratici. Una necessità che ha trovato maggiore impulso da quando si è scatenata la pandemia, che ha reso più difficile la gestione dell’afflusso di persone negli uffici preposti. Ad ogni modo, cosa bisogna fare con lo SPID scaduto?
SPID scaduto, ci sono due possibili soluzioni
In condizioni normali questo non dovrebbe mai avvenire, eppure potrebbe succedere di avere in risposta che disponiamo di uno SPID scaduto. Ad avere portato a questo contrattempo potrebbero essere il documento di identità oppure la password, per la quale si richiede un cambio per un periodo di ogni sei mesi.
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Questo avviene per garantire maggiore sicurezza. Però anche il documento che abbiamo registrato nel nostro SPID potrebbe risultare a sua volta scaduto. Nel caso della password si risolve tutto molto velocemente, scegliendo una nuova parola chiave e digitandola due volte di seguito in altrettanti campi.
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Riguardo all’aggiornamento del documento scaduto, si richiede invece di consultare il sito di PosteID, che è disponibile anche su smartphone tramite apposita app. Una volta compiuto l’accesso bisogna modificare il codice del nostro nuovo documento di identità. Oppure possiamo chiedere aiuto presso uno sportello postale.
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Ed in tutti e due i casi riceveremo un apposito codice di sicurezza da digitare per dare conferma che a compiere queste modifiche siamo effettivamente noi.