Poke mania, le cose da sapere sul celebre piatto hawaiano, oggi tanto di moda. Quali sono i valori nutrizionali e quanto ci fa bene?
E’ scoppiata una vera e propria moda, come fu col sushi qualche anno fa. Le pokerie sorgono ovunque manco fossero funghi, dopo un pomeriggio di pioggia. D’altra parte la richiesta sembra inarrestabile: le poke piacciono e piacciono a tutti. Sono molte infatti le esigenze che la poke, un pasto così veloce e completo, riesce a colmare. Dei lavoratori di ufficio in pausa pranzo, degli studenti afflitti dall’oriente-mania, dai salutisti e da chi ha bisogno di seguire una dieta integerrima. Anche per chi ha il palato facile alla noia, la poke è una scelta vincente: le possibili combinazioni, davvero molteplici, permettono di cambiare continuamente gusto.
Ti potrebbe interessare anche->La tisana diuretica e decongestionante in grado di aiutare i reni e non solo
Ma cos’è la poke? La poke viene servita in una bowl, una scodella, di cui possiamo decidere la grandezza. Solitamente sono disponibili due taglie ma non mancano anche le pokerie che ne inseriscono una intermedia.
Ti potrebbe interessare anche->Stanchezza costante, l’OMS la considera una vera e propria malattia
La base può essere costituita da riso basmati, riso venere o insalata nella maggior parte dei casi e ricopre metà della ciotola. Al di sopra della base comporremo la nostra poke: dobbiamo selezionare delle proteine, rappresentate solitamente secondo la tradizione dal pesce crudo ma ormai non mancano varianti che prevedono carne o alimenti cotti, delle verdure- dai cetrioli, alle cipolle, alle carote, agli edamame- spezie e salse.
I valori nutrizionali cambiano a seconda degli ingredienti ma, di tendenza, possiamo dire che la poke rappresenta un pasto completo anche molto più calorico di quello che ci aspettiamo. Le calorie difficilmente scendono al di sotto delle 400.