Cappotti di lana, il metodo di lavaggio da seguire per non rovinarli: sconsigliamo la lavatrice mentre consigliamo sempre la lavanderia
Ormai l’inverno ha percorso metà del suo corso, lasciandoci una gran fetta di freddo alle spalle. Sono oltre il Natale, il gelo crudele dei giorni della merla. Insomma gran parte l’abbiamo fatta, si va verso la primavera. Eppure, quando si esce di casa, non possiamo ancora dimenticare il cappotto di lana che, almeno un po’ ci tiene caldo e ci aiuta a combattere le temperature estremamente rigide del periodo.
Essendosi però fatti già un bel po’ d’Inverno, potrebbero esser sporchi e potrebbero aver bisogno di esser lavati. Lavare un cappotto di lana, così come lavare qualsiasi cosa a cui si tenga, può essere preoccupante, specie se siamo inesperti, per paura di far danni. Oggi vi suggeriamo un metodo sicuro per fugare ogni vostro dubbio: iniziamo.
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Se proprio siete insicuri vi diamo un consiglio: portatelo in lavanderia. Per prima cosa controllate l’etichetta che il cappotto porta dietro al collo. Se un lavaggio a secco è richiesto necessariamente, dovete- stavolta d’obbligo-portarlo in lavanderia.
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Riempite la vasca e adagiate il cappotto al suo interno. Usate un detersivo di estratti naturali, che pulisca delicatamente. Lasciate che le fibre si ammorbidiscano e poi con una spazzola rimuovete lo sporco, percorrendo delicatamente la fibra del tessuto. Scegliete una spazzola che abbia dentini non rigidi ma che accompagni il movimento.
Piuttosto che l’asciugatrice, preferite il sole. Appendete il vostro cappotto stendendolo sullo stendini in orizzontale: l’asciugatura in verticale rischia di deformarlo. Et voilà, le jeux sont fait!