L’aloe vera è una pianta ricca di proprietà ma bisogna curarla al meglio per poterne usufruire, quindi vediamo in particolare come annaffiarla.
L’aloe vera è una pianta perenne di origine tropicale, delle zone africane. Da sempre è usata per scopi medicinali in quanto possiede delle proprietà che fanno molto bene al nostro organismo. Sicuramente anche voi avrete a casa qualche prodotto a base di aloe, per la sua freschezza e per la sua capacità di idratare la pelle.
È una pianta grassa, con foglie verdi lunghe e spesse che sono circondate da spine. In primavera regala dei bei fiori rossi e grandi. Si può benissimo prendere, piantare e crescere in vaso o in giardino in modo da averla sempre disponibile per ogni esigenza.
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Ma per ogni pianta, e quindi anche per lei, è necessario conoscerne le caratteristiche e muoversi di conseguenza per garantirne la salute. Qui di seguito vedremo, in particolare, come annaffiarla nel modo giusto per non commettere nessun tipo di errore.
Bisogna garantire all’aloe il giusto quantitativo di acqua. Per questo se dovete piantarla in un terreno, questo deve essere pendente, mentre se la coltivate in vaso dovete aggiungere della ghiaia sul fondo per evitare i ristagni che possano farla marcire.
In generale, questa pianta non ha bisogno di molta acqua, ne possiede per il 95% della sua struttura. Ma questo non vuol dire che non le serva per niente. La regola generale vale anche per lei: troppa acqua la farà marcire, troppo poca la farà soffrire. Allora, dopo aver messo un terriccio drenante bisogna capire quanto spesso bisogna annaffiarla. La frequenza indicata è una volta a settimana, di meno in inverno, di più in estate. Bisogna controllare con le mani il terriccio per capire meglio.
L’acqua da usare deve essere distillata o filtrata, altrimenti sarà troppo dura per la pianta. Una volta al mese, solo durante la fase di crescita, sarà opportuno usare del fertilizzante liquido. Non dovete preoccuparvi troppo, la vostra pianta vi farà capire quando avrà bisogno di acqua o quando ne avrà troppa. Sentire il terreno con le dita è una soluzione, ma potrete accorgervene molto facilmente anche dall’aspetto delle foglie.
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Se c’è troppa acqua le foglie diventeranno più scure e gonfie. Se ce n’è poca diventeranno gialle e secche. In ogni caso, se avete sbagliato e gliene avete data troppa potete toglierla dalla terra e metterla ad asciugare per un paio di giorni.