Il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di cozze e mitili e ravioli di pesce contaminati da livelli eccessivi di cadmio. Tutti i dettagli.
Allerta alimentare: il Ministero della Salute ha segnalato un lotto di cozze di origine cilena contaminate da cadmio, in livelli superiori al limite di legge. Oltre alle cozze, gli organi competenti hanno ritirato anche un lotto di ravioli realizzati con il medesimo pesce contaminato. Tutti i dettagli.
“Presenza di cadmio oltre i limiti di legge”, questa è la dicitura presentata nell’avviso di ritiro alimentare di cozze e ravioli di pesce contaminati da cadmio. Il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di cozze cilene sgusciate cotte e congelate della Soc Pesquera Landes Sociedad Anonima vendute in confezioni da 9 kg con il numero di lotto 200497 e la data di scadenza 03/03/2022.
L’azienda produttrice è Soc Pesquera Landes Sociedad Anonima nello stabilimento di Dalcahue, Decima Región de Los Lagos, in Cile. Mentre l’azienda importatrice italiana è la Panapesca Spa. Contemporaneamente, gli organi competenti hanno rinvenuto tracce di cadmio in un lotto di ravioli realizzati con il medesimo pesce di origine cilena richiamato dal Ministero della Salute.
Si tratta di un lotto di ravioli al pesce surgelati a marchio Metro Chef venduti in confezioni da da 1 kg con il numero di lotto 2130801 e la data di scadenza 07/05/2023. L’azienda italiana produttrice è Metro Italia da Sublimis Srl nello stabilimento di via Armea 18, a Sanremo, in provincia di Imperia. A scopo precauzionale, il Ministero della Salute raccomanda di non consumare i prodotti contaminati e di riportarli indietro al punto vendita di riferimento.
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La contaminazione da metalli pesanti nei prodotti ittici è uno dei fenomeni più frequenti che riguarda l’attuale produzione alimentare industriale. I rischi che si corrono dipendono dall’esposizione sempre maggiore agli agenti contaminanti presenti nelle acque in cui vivono i pesci.
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L’inquinamento del loro habitat naturale dipende, in primo luogo, dallo sviluppo delle industrie e delle attività umane che producono sostanze inquinanti le quali, riversandosi in mare, rappresentano un pericolo per tutti gli organismi viventi. Il pericolo tuttavia riguarda l’uomo stesso che si nutre di questi organismi contaminati.
Uno dei metalli pesanti maggiormente presente nell’ambiente marino è il cadmio, accumulato maggiormente nei molluschi. Secondo un rapporto dell’EFSA, il 50% del cadmio presente in mare deriva da attività umane come industrie metallurgiche, minerarie, di vernici e all’impiego massiccio di fertilizzanti.